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Analisi meteo

“Buran o non buran”, questo è il dilemma

“Guerra” virtuale sull’origine dell’ondata fredda in arrivo. Buran o non buran? Facciamo chiarezza

Sono giorni di fuoco sul web dal punto di vista didattico della meteorologia, anche e soprattutto tra gli stessi siti meteo: chi sostiene che l’ondata fredda in arrivo si tratta nient’altro che di buran, lo stesso buran che, presumibilmente, sarebbe arrivato a fine febbraio (mentre in realtà non ci venne a trovare neanche lì, vi rimandiamo a un nostro articolo scritto di recente).

Ricordiamo prima che quando si parla di buran, si parla di una massa d’aria proveniente dalle pianure russe e dalle Steppe Siberiane (aria polare continentale). Ebbene, basta prendere una carta emisferica dei modelli matematici per capire che in realtà l’ondata di freddo in arrivo non ha niente a che spartire col buran!

Bensì sarà nient’altro che l’unione di due masse d’aria che si incontreranno e si mescoleranno prima di fare ingresso nel Mediterraneo: quella polare marittima, proveniente dalle coste del Labrador e quella artico continentale, proveniente dal Mare di Barents/Russia Settentrionale.

Configurazione emisferica vista dal modello americano GFS

ATTENZIONE: Affermando tutto ciò, non c’è da parte nostra l’intenzione di sminuire un’ondata fredda che comunque sarà storica per qualche Paese europeo. Per certi versi, neanche il nostro Paese è comunque abituato a vedere scenari simili alla fine di marzo. Si tratta certamente di un evento degno di nota, ma non certo meritevole di tanto sensazionalismo, almeno per la nostra Regione.

Salvatore Russo