Analisi termo-pluviometrica per il mese di Marzo 2018
Ecco un’analisi di quanto accaduto sulla nostra Penisola e sul Lazio nel mese di Marzo, uno dei più piovosi della storia recente dalle analisi effettuate dal CNR e dall’ente regionale Arsial
Il mese di Marzo rimarrà nella storia della meteorologia recente per i notevoli accumuli pluviometrici che sono stati registrati su tutta la penisola Italiana: da nord a sud le anomalie di pioggia sono prevalentemente positive (eccetto alcuni piccoli casi), con il Lazio che ha registrato (localmente) fino al doppio della pioggia rispetto alla media mensile dell’ultimo trentennio; l’anomalia nazionale complessiva di pioggia ammonta al 74% di surplus (media 1971-2000), andando a classificare il mese di Marzo come 21esimo più piovoso degli ultimi 150 anni. Grazie a ben 12 perturbazioni in 31 giorni, si può affermare con assoluta certezza che gli effetti dello Stratwarming avuto a metà Febbraio sono stati riscontrati a pieno, nel corso di questo mese.
Discorso ben differente per quanto riguarda le temperature: l’Italia è stata divisa a metà, con valori di temperatura media negativi al nord e positivi al sud, con un risultato complessivo di 0.09 °C di scarto (rispetto all’ultimo trentennio). Quindi nel complesso un Marzo che non ha mostrato particolari sbalzi termici sulla nostra Penisola.
Questo il resoconto di Arsial della pioggia caduta sul Lazio nel mese di Marzo: fino a 400 millimetri sono caduti soltanto tra il Cicolano e i Monti Simbruini inclusa la zona montana del Frusinate; anche l’area di Vallecorsa (tra provincia di Latina e Frosinone) ha segnato valori notevoli con circa 390 mm caduti in 31 giorni.