[Nubi Temporalesche] – Linea di Multicelle, squall-line o linea di groppo
Ecco alcune nozioni importanti sulle nubi temporalesche organizzate in “linea”: vengono definite linea di multicelle o di groppo, in inglese Squall Line; ecco come si formano e cosa comportano
In meteorologia per definire un gruppo di celle temporalesche organizzato in linea, viene usato il termine Squall Line che significa sostanzialmente Linea di Groppo.
Di che cosa si tratta? Questa è originata da un sistema frontale freddo con una ristretta fascia di temporali in continuo sviluppo ed avanzamento; molto spesso è ben organizzata, e si distingue bene anche dal satellite, eccone una foto:
Come si può notare viene a formarsi proprio una linea di cumulonembi e spesso si indentificano anche molti overshooting top, questo a dimostrazione che il sistema frontale è appunto formato da una gran quantità di celle temporalesche.
Il Fronte o Gust front avanzando genera notevoli outflow che formano una cella isolata di alta pressione di circa 40km; proprio quest’aria che diventa densa solleva quella calda-umida che trova nel suo percorso e da origine ad un ampliamento della linea. Di conseguenza le celle vicine si fondono generando una serie di temporali allineati tra di loro, nella direzione da cui il fronte viene spinto.
Ecco un’animazione di una squall line in movimento sull’America Settentrionale: le squall line hanno lunghezze di svariati km anche centinaia talvolta. Nelle zone dove questi fenomeni possono accumulare più energia (nelle Great Plains ad esempio o nella steppa Russa) possono raggiungere e oltrepassare i 2-300 km di lunghezza ed i 45-50 km di larghezza.
La convezione che viene a crearsi per ogni cumulo libera una grande quantita di calore latente e umidità a tal punto che viene generata vera e propria linea che separa l’aria calda da quella fredda. L’avanzata dell’aria fredda non fa altro che sollevare l’aria calda-umida creando ulteriori cumuli lungo il cammino.
Queste linee di groppo sono spesso seguite da un aumento della pressione e da un consistente calo termico, che rappresenta un salto sinottico del vento successivo al fronte freddo.
Talvolta accade che queste linee temporalesche generino al suolo dei fenomeni chiamati downburst, che, se sviluppati in fronte al gruppo di temporali ed in condizioni di forti venti alle quote medie, possono determinare un’accelerazione di una parte della squall line che forma letteralmente un arco (ben visibile dal radar) tecnicamente chiamato Bow Echo (eco lineare); da queste aree si formano spesso tornado coadiuvati dalla forma ad uncino.
Per concludere le linee di multicelle pur essendo dei fenomeni prefrontali, sono particolarmente pericolosi e possono verificarsi anche sulla nostra Penisola durante la stagione autunnale. Ricordiamo in particolare la squall line che colpì il Lazio (e gran parte del centro-nord italiano) la sera del 4 Novembre 2013.