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Cronaca Lazio

Resoconto del temporalesco 25 Giugno 2018

Il 25 giugno 2018 è stata una giornata particolarmente instabile, all’insegna dei temporali pomeridiani e di numerose grandinate sul nostro territorio. Eccone un resoconto

Come da previsione questo ultimo lunedì del mese di Giugno 2018 è stato caratterizzato da temporali e grandinate sparse, con fenomeni localmente violenti e particolarmente insistenti. Il nostro bollettino previsionale emesso alle ore 10.00 di stamattina ([LAZIO] Fenomenologia prevista per Lunedì 25 Giugno 2018 ) aveva previsto particolare criticità sulle zone ad est della Capitale (livello 2 di criticità), dove la convezione pomeridiana sarebbe stata particolarmente accentuata.

Così è stato, infatti tra le zone più colpite dalle piogge (dalle rilevazioni delle stazioni meteo delle reti regionali principali) rientrano alcune località dei Monti Prenestini; eppure anche l’Agro-Pontino e i Castelli Romani esposti ad est non sono stati da meno. Cerchiamo di riassumere la giornata con alcuni elementi chiave:

Alessandro Mingarelli bassiano 9.40
Segnalazione di Alessandro Mingarelli da Bassiano ore 9.40 circa

Stamattina grazie alla profonda anomalia di geopotenziali già presente (e alle particolari condizioni di instabilità in quota), al primo soleggiamento si sono formati alcuni timidi rovesci su alcuni rilievi del Lazio (in foto abbiamo Bassiano – Monti Lepini); successivamente la convezione ha interessato il Viterbese in maniera più possente, con temporali che hanno scaricato intense grandinate diffuse, specialmente sulle aree costiere. Ecco una foto da Pescia Romana – Montalto Di Castro intorno all’ora di pranzo:

Gli scatti di un'abitazione di Pescia Romana - Montalto di Castro dopo una rovinosa grandinata
Il giardino di un’abitazione di Pescia Romana – Montalto di Castro dopo una rovinosa grandinata

Dopo di che, intorno alle 14.00 la convezione pomeridiana è letteralmente “esplosa” su gran parte della regione, con alcune celle particolarmente violente sull’Agro-Pontino, Monti Lepini, Monti Prenestini, Sabina e parte della piana romana.

Ecco come si presentava il cielo verso sud da Settecamini
Il cielo verso i Castelli Romani da Settecamini – 15.30

Grazie alla ventilazione settentrionale, differenti nuclei temporaleschi hanno avuto modo di disporsi in maniera organizzata e formare una vera e propria linea temporalesca multicella, che ha causato notevoli accumuli pluviometrici sulla pianura Pontina, con molti picchi di pioggia oltre i 40 mm. Ecco una testimonianza video da Latina, di Maria Rosa Sollazzi.


Ecco cosa accadeva a Palestrina nel medesimo istante (oggi risultante come il paese più colpito dalle piogge in assoluto del Lazio) – video di Mirko Santandrea.

Nonostante la notevole pericolosità degli eventi, il cielo oggi ha saputo mostrarsi in maniera davvero variopinta, fino al tramonto. Infatti alcuni nuclei temporaleschi (specie quelli sulla provincia di Roma) hanno perpetuato la loro attività fino al calar del sole. Eccone una prova davvero artistica, immortalata da Antonio Garofolo.

Castel Madama - Antonio Garofolo 20.10
Castel Madama (RM) – Antonio Garofolo ore 20.10

Per concludere ecco elencati tutti gli accumuli pluviometrici più importanti della giornata odierna:

  • Palestrina (RM) – 49,8mm (meteopalestrina.it)
  • Cisterna di Latina (LT) – 45mm (ARSIAL)
  • Borgo Santa Maria (LT) – 43mm (IDROGRAFICO)
  • Velletri Prato Lungo – Velletri Crocefissi (RM) – 35mm (ARSIAL – meteovelletri.it)
  • Doganella di Ninfa (LT) – 32mm (sarracino.it)
  • Roccasecca (FR) – 31,4mm (IDROGRAFICO)
  • Latina Nord (LT) – 30,4mm
  • Castel San Pietro Romano (RM) – 30mm (meteopalestrina.it)
  • Lariano (RM) – 27,3mm (meteovelletri.it)

Gabriele Serafini

Classe 1992, meteoappassionato dal 2011 e Tecnico Meteorologo WMO certificato DEKRA da Settembre 2019. Ha studiato ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi Roma Tre e ha fondato la pagina Social di Meteo Lazio a Novembre del 2014, ideandola come gruppo di segnalatori da tutta l’omonima regione. Amante degli eventi climatici estremi nonché freddofilo, ha fondato l’Associazione Neve Appennino nel 2016. Dal 2017 è all’attivo di numerosi progetti scientifici con finalità di studio di microclimi d’interesse del Lazio e non solo.