Clima per lo più mite e stabile fino a Natale
La tendenza della settimana fino a ridosso del Natale risulta abbastanza delineata: eccetto un breve passaggio instabile la mattina di giovedì, predominerà l’alta pressione.
Cieli limpidi e sereni nella giornata di oggi, martedì 18 dicembre, nella nostra regione. Le temperature, sebbene in leggero aumento rispetto ai giorni scorsi, risulteranno ancora basse in particolare nei valori minimi, prossimi o inferiori allo zero in gran parte delle zone interne. La ventilazione sarà ancora di tramontana, di moderata intensità al mattino in successiva attenuazione.
Mercoledì 19 invece i cieli andranno pian piano coprendosi per l’avvicinarsi di un debole passaggio instabile, che, tra la notte e la mattinata di giovedì 20, porterà deboli rovesci su tutta la regione, con quantitativi di pioggia del tutto modesti. I venti ruoteranno a scirocco e di conseguenza le temperature al suolo subiranno un sensibile aumento, in particolare le minime che non riusciranno a scendere a causa della copertura nuvolosa.
Da venerdì i geopotenziali torneranno a d aumentare ed il tempo tornerà stabile e soleggiato; nel fine settimana sembra ormai del tutto probabile l’espansione dell’anticiclone subtropicale africano in ambito Mediterraneo: come spesso accade in inverno questo tipo di configurazione, seppur impedendo il passaggio di flussi perturbato ed annesse precipitazioni, non garantisce cieli sereni e tersi; provava invece cieli grigi e spesso coperti. Temperature in netto aumento.
Siamo sostanzialmente certi di questa configurazione barica fino al 24 dicembre, vigilia di Natale. La rottura del pattern altopressorio è invece al momento incerta in dinamica e collocazione temporale.
È doveroso uno sguardo ai piani alti dell’atmosfera a livello emisferico: proprio per il fine settimana in stratosfera si attiverà un intenso warming in area Siberiana che dovrebbe risultare in un displacement del vortice polare: in sostanza a circa 30 km dal suolo si verificherà una variazione positiva di temperatura davvero importante ( da -70°C a +8°C nel giro di 48 ore) che sbilancerà il vortice polare, allontanandolo dalla sua sede naturale. Anche i venti zonali sono visti in picchiata e dovrebbero invertire la loro direzione.
Al momento non si può dire nulla di una eventuale propagazione in troposfera (ai piani bassi) dell’indebolimento del vortice polare: ricordiamo che un rallentamento del vortice polare provoca più facilmente discese di aria fredda alle basse latitudini; al contrario, per la conservazione del momento angolare, tende a diminuire il proprio diametro all’aumentare della velocità di rotazione.