Addio a GFS, arriva il nuovo modello numerico avanzato FV3 (Finite-Volume on a Cubed-Sphere)
Il modello matematico GFS verrà sostituito da uno più potente e revisionato: il suo nome è FV3 e i primi risultati sono davvero positivi
Dopo molti anni di attività il modello matematico GFS (Global Forecast System) andrà in pensione.Ebbene si sembra che il NOAA abbia intenzione di sostituire l’attuale modello più utilizzato al mondo con un nuovo modello numerico denominato Fv3 che secondo il centro di calcolo USA sembra portare una vera e propria rivoluzione nel campo della modellazione numerica meteorologica.
Infatti per la prima volta si è deciso di implementare in un GM (global model) un algoritmo utilizzato nell’ingegneria denominato Shallow-Water Model risolto da Lin-Rood(1997) attraverso un metodo di integrazione ai volumi finiti.Questo modello secondo il NOAA è quindi più stabile,veloce e commette meno meno errori rispetto ai classici modelli alle differenze finite e ai volumi finiti usati dai modelli attuali.
Per ora il nuovo modello è in fase di sperimentazione ma come riportato da numerosi fonti sembra che nel 2019 dovrebbe sostituire l’attuale GFS. Per quanto riguarda le performance,come riporta il blog geogarage (su fonti NOAA) ,FV3 ha prodotto le previsioni più accurate (l’errore più basso) fatte tra quattro e cinque giorni in previsione (quello che in “letteratura” denominiamo medio termine ovvero fra le 96 e le 120 ore). Il suo errore nella previsione è molto simile a quello del modello europeo e al National Hurricane Center nelle 72 ore previsionali. Il modello ECMWF mostra invece grandi errori nelle sue previsioni a quattro e cinque giorni, ma ha grandi potenzialità nel range 0-72 ore. L’attuale versione operativa del modello GFS, dagli esperimenti effettuati, è invece la peggiore dal punto di vista previsionale e delle prestazioni in ogni fase. Insomma, con l’avvento dell’anno nuovo avremo una ventata di freschezza in ambito previsionale modellistico.
Fonti: