Temperature in aumento per l’Epifania, poi maltempo e freddo
Ad eccezione di una breve parentesi più mite il giorno dell’Epifania 2019, ci attende un lungo periodo con valori sottomedia.
L’affondo artico ha raggiunto il suo culmine nella giornata di oggi, con le temperature che sono sono risultate diffusamente gelide in tutta Italia. La neve si è spinta fino sulle coste, in particolare nel versante adriatico (Marche, Abruzzo ,Molise ), sull’Appennino centrale e meridionale, in Puglia (copiosa nevicata anche a Lecce), ma anche al sud: Palermo, messinese e coste tirreniche della Calabria sono state interessate da fenomeni nevosi. L’appennino ha invece svolto la funzione di barriera orografica, impedendo l’estensione delle precipitazioni ai versanti sottovento, se non per sporadici sconfinamenti. Nella nostra regione neve copiosa nel Reatino orientale e nelle zone più interne della Ciociaria, solo fiocchi coreografici invece in genere sulle province sopracitate.
Domani mattina, Sabato 05 Gennaio, ancora temperature gelide, diffusamente sotto lo zero grazie anche all’attenuazione dei venti di tramontana: prestare dunque attenzione alle strade per l’eventuale formazione di ghiaccio. Le precipitazioni dovute all’ASE (Adriatic Sea Effect) andranno velocemente esaurendosi, mentre entro il pomeriggio di domani il cielo si coprirà a causa del flusso di aria più mite occidentale in quota. A questo non saranno associate precipitazioni ed anche al suolo si avrà un aumento delle temperature, sensibile nei valori minimi del giorno dell’Epifania, 6 Gennaio. L’ultima festività del periodo Natalizio vedrà nuovamente cieli sereni e tersi, con clima più gradevole rispetto ai giorni precedenti. L’attenuazione del freddo sarà solo momentanea, in quanto già dal pomeriggio la ventilazione tornerà di tramontana e le temperature torneranno nuovamente a scendere.
Nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 tutta la nostra regione sarà interessata da un veloce peggioramento del tempo, con le piogge che si estenderanno praticamente su tutto la regione e accumuli associati modesti o puntualmente moderati. Lo zero termico si attesterà attorno ai 1500 metri a causa di un momentaneo richiamo di libeccio. La neve dunque difficilmente potrà scendere a quote di bassa montagna.
Modelli altresì molto interessanti per il proseguo, con un nuovo affondo artico entro il fine settimana. Le temperature continueranno a risultare sotto la media del periodo, ed il maltempo dovrebbe interessare questa volta anche il versante tirrenico. Inoltre il warming di fine dicembre si propagherà in troposfera, con un solido anticiclone polare che si andrà rafforzando, sbilanciando il vortice polare. Intanto il NAM ha raggiunto un valore di -4, ben oltre la soglia di -3 di Baldwin e Dunkerton. L’inverno europeo percui entra in una fase dinamica, come non si vedeva da tempo.