Veloce passaggio invernale con forte vento, anche se in seguito…
L’ultimo fine settimana di Febbraio sarà caratterizzato da una veloce e possente perturbazione artico-continentale; in seguito il mese seguirà la scia della stabilità già impressa in precedenza
Il mese clou dell’inverno per antonomasia quest’anno non ha seguito il trend degli ultimi tempi, disattendendo le aspettative generali di un periodo tipicamente freddo e nevoso. Febbraio 2019 è stato dominato da una figura barica altopressoria su gran parte dell’europa centro/occidentale, con impatto elevato sulle temperature e sulla pluviometria mensile.
Questo andamento sta per essere temporaneamente frenato da una saccatura molto veloce che interesserà specialmente le regioni Adriatiche ed il sud Italia: la perturbazione di stampo artico-continentale comporterà un calo drastico delle temperature, seppur molto rapido, a causa del corposo apporto di freddo in quota. Nel clou della perturbazione (metà giornata di sabato 22 febbraio), le isoterme a 850 hPa raggiungeranno (sul vicino abruzzo) valori intorno ai -11°C, mentre sulla nostra regione ci avvicineremo tra i -7°C ed i -9°C. C’è da aggiungere però che per il Lazio si tratterà di un ingresso di aria fredda improducente (senza un particolare apporto di correnti umide) e per questo le nevicate che ne scaturiranno saranno soltanto sporadiche e confinate alle zone interne della nostra regione: nel particolare avremo un coinvolgimento dei settori orientali del Reatino e delle zone di confine della Ciociaria (con qualche possibile sconfinamento coreografico fra Cassinate e valle del Liri).
Le temperature al suolo subiranno un deciso calo, fino ad 8/10 gradi in meno rispetto alle giornate precedenti. Al calo termico sarà associato un violento aumento del vento, con raffiche massime fino a 80 km/h sulle zone esposte in pianura (e ben oltre sulle zone montane). Dalla serata le condizioni meteorologiche saranno in graduale miglioramento, per poi virare verso una conclusione del mese di febbraio sostanzialmente immutata rispetto alle prime due decadi: il tempo stabile e mite che abbiamo avuto nelle giornate precedenti tornerà a farci compagnia, traghettandoci verso una primavera del tutto precoce, di cui forse pagheremo le conseguenze nei mesi successivi.