Ritorna il maltempo, a seguire super-ondata di freddo tardiva sull’Europa
Il mese di maggio inizia con la dinamicità tipica della primavera; l’alta pressione si posizionerà sulla Groenlandia e favorirà la discesa di una corposa saccatura fredda sull’Europa, che coinvolgerà parzialmente anche l’Italia tra domenica e lunedì.
Una prima perturbazione investirà l’Italia a partire da nord nella giornata di venerdì 3 maggio. L’aria fredda favorirà la formazione di un minimo depressionario sull’alto Tirreno dalla serata. Il tempo sarà dunque in peggioramento sulla nostra regione: dopo una giornata tutto sommato tranquilla, con cielo parzialmente nuvoloso per innocue velature e assenza di precipitazioni, dalla sera e in particolare nella notte tra venerdì e sabato i primi temporali faranno ingresso dal mare sul Lazio centrale e meridionale.
L’instabilità proseguirà per tutta la mattina di sabato, in particolare nei settori costieri e nel Lazio meridionale. Un nuovo impulso instabile, con piogge e rovesci sparsi a partire dall’alto Lazio investirà la nostra regione nel pomeriggio di sabato.
In Europa assisteremo proprio dalla giornata di sabato ad una tardiva ondata di freddo, con valori di temperatura ad 850hPa quasi invernali, sotto media anche di 10°C (localmente anche oltre); gli effetti si sentiranno anche in Italia, con l’aria fredda che farà il suo ingresso impetuoso dalla porta del Rodano dalle prime ore di domenica 5 maggio, con l’annessa formazione di un Genoa Low, cioè di una profonda depressione nel golfo Ligure. Il gradiente barico di pressione causerà l’attivazione di intensi venti di maestrale sulla Sardegna e di tramontana scura sulla Liguria. Piogge diffuse in questo frangente al nord, intense in particolare sull’Emilia Romagna. Il profondo minimo si sposterà poi velocemente verso l’isola d’Elba: i venti faranno il loro ingresso anche sul Lazio per la mattina di domenica, con forti raffiche sui settori costieri e conseguenti mareggiate. Il vento proverrà prevalentemente da ponente, e ruoterà tra libeccio (basso Lazio) e maestrale (alto Lazio) in base alla curvatura ciclonica prodotta dal minimo; le raffiche saranno intense, oltre gli 80 km/h sulle coste del viterbese e del Romano e sui crinali appenninici del reatino. Residua instabilità dal pomeriggio con il passaggio di un fronte freddo, quando contestualmente i venti progressivamente si andranno ad attenuare. Le temperature subiranno un deciso calo con l’ingresso del maestrale dopo il fronte, con l’isoterma 0°C/-2°C a 850 hPa su tutto il centro Italia. Saranno possibili dunque deboli nevicate fino ai 1000 metri.
Le temperature rimarranno ampiamente sotto media anche, ma in un contesto molto più stabile. Per il proseguo sembra che l’anticiclone delle Azzorre ritrovi la forza per espandersi nel Mediterraneo, con un contestuale aumento delle temperature, che rientreranno in media per la metà della prossima settimana.