Analisi dell’andamento climatico della stagione estiva a Roma Ciampino dal 1971 ad oggi
I dati a disposizione mostrano un notevole incremento termico. In particolare le estati degli anni ’70 risultavano decisamente più fresche.
L’ articolo mette in evidenza l’ andamento climatico della stazione meteorologica aeroportuale di Roma Ciampino durante la stagione estiva. Nella fattispecie i grafici riguarderanno il trend termico relativo al trentennio 1971-2000 e successivamente la temperatura media estiva ( rif.1971-2000 ) verrà messa a confronto con il periodo recente che va dal 2001 al 2018.
Questo il diagramma della stagione estiva per la quale, ovviamente, si intende l’ estate meteorologica.
E’ evidente che abbiamo assistito ad un aumento termico, anche piuttosto considerevole.
Estati più calde dalla metà degli anni ’80 ed in piena correlazione con il global warming.
Nel periodo di riferimento 1971-2000, la temperatura media della stagione estiva è di +23.1°C e non risulta una grande variabilità in quanto la deviazione standard è di soli 0.8°C. L’ estate più rovente è stata quella del 1994, la più “fresca” nel 1984 con una temperatura media di +21.6°C, in linea con un anno piuttosto freddo per Roma come abbiamo visto in un precedente articolo presente sul sito.
Ora passiamo ad analizzare l’ andamento di estati più recenti, fino all’ ultima del 2018.
Dal diagramma appare chiaro come il confronto con la media climatica delle stagioni 1971-2000, per ovvi motivi, sia quasi “improponibile”. Considerata la media di +23.1°C con la relativa dev.stand. di 0.8°C, solo 3-4 estati su 18 possono considerarsi nella norma ( scarto della temperatura media mensile dalla norma fino a n°1 deviazione standard ) mentre in rapporto alla media ’71-00 abbiamo ben 3 estati con anomalia termica estrema ( oltre n° 3 dev. stand. ). La più calda l’ estate 2003 con una media di 26.9°C.
Tuttavia, e questo va in contrapposizione ai ripetuti allarmismi climatici lanciati dai media e non solo, si nota un trend lineare pressoché stabile. Quindi estati che negli ultimi anni non tendono a riscaldarsi ulteriormente.
Purtroppo i vari Scipione, Caronte etc…., termini fantasiosi, di moda e sostitutivi usati impropriamente per denominare normali figure bariche come i promontori, stanno caratterizzando il quadro generale con cui vengono enfatizzate le ondate di calore estivo ( ricordiamo inoltre che in inverno si registrano i maggiori decessi dovuti alle epidemie influenzali e che il freddo giova un ruolo importante sia diretto aggravando patologie vascolari e respiratorie, sia indiretto rendendo i virus più aggressivi sulla popolazione ).
D’ altronde, senza scomodare l’ Optimum climatico medievale ( nel quale si stimano temperature simili alle attuali e senza influenze antropiche ), nella stessa Roma Ciampino l’ estate del 1952 registrò una media di +25.1°C ( udite udite… 1°C in più rispetto alla media 2001-2018 ) e non passano certo inosservati i mesi di Luglio e Agosto 1928 ( in totale assenza dell’ Urban Warming ) che al Collegio Romano, in quanto a caldo, sono secondi solo al 2003.
L’ uomo si è sempre adattato ai cambiamenti climatici e piuttosto che pseudo battaglie bisognerebbe attuare un’ intensa attività di prevenzione e di investimento nei problemi riguardanti il dissesto idrogeologico.
Elaborazione dati e grafici a cura di Antonio Teodosi