Analisi del tornado di Focene – Fiumicino (RM) – 28 Luglio 2019
Un’approfondita analisi condotta da Daniele Bianchino sulla dinamica che ha generato il tornado che per 5 chilometri ha danneggiato abitazioni, autovetture e serre a ridosso di Focene, frazione di Fiumicino (RM)
Il tornado è una delle manifestazioni del Tempo più violente che la natura possa inscenare. Si sviluppano quasi sempre sotto violenti temporali detti “supercelle“. Le supercelle sono sistemi temporaleschi (cumulonembo) che hanno la caratteristica di sviluppare al loro interno una zona ciclonica detta mesociclone, struttura dalla quale si sviluppa il tornado. In base all’intensità i tornado sono classificati su una scala che va da F0 ad F5 (Fujita), e quindi da 80 km/h ad oltre 400 km/h. Va ricordato che deboli tornado, come le più comuni trombe marine, possono generarsi anche da sistemi temporaleschi meno intensi Negli ultimi giorni, una massa d’aria fresca e secca proveniente da NW è transitata sopra il caldo ed umido Mediterraneo centrale, e quindi sopra l’Italia, rendendo l’atmosfera fortemente instabile e favorendo la formazione di intensi sistemi temporaleschi, anche con caratteristiche di supercella. Purtroppo uno di questi sistemi è transitato sopra il Lazio centrale nelle prime ore del 28 Luglio 2019 , dando origine al dannoso tornado di Fiumicino. Sebbene i maggiori centri meteorologici abbiano previsto in anticipo la severa fase di maltempo ed Estofex (European Storm Forecast Experiment) abbia lanciato l’allerta di livello 2 sulla costa tirrenica per possibili venti violenti, grandine di grosse dimensioni e tornado, l’effettiva possibilità di formazione di un tale fenomeno è spesso sottovalutata, dato che anche in condizioni meteorologiche favorevoli al suo sviluppo, la formazione di un tornado è piuttosto rara e circoscritta su un area limitata. Tuttavia, se questo fenomeno si materializza, può sconvolgere la vita di chi abita lungo il suo inarrestabile percorso.
Il tornado, piombato dal mare nell’oscurità della notte, ha investito Focene, frazione di Fiumicino, provocando danni ad abitazioni, abbattendo alberi e sollevando automobili schiantandole a decine di metri. In una di queste auto è stata ritrovata l’unica sfortunata vittimi di questa tragedia, Noemi, sorpresa mentre viveva in pieno i suoi anni di gioventù e di bellezza, nell’estate di un Agosto incombente. Vi è stato anche il crollo di una casa prefabbricata abitata, ma fortunatamente i due abitanti ne sono stati estratti illesi. Oltre Focene il tornado ha causato pesanti danni all’agricoltura, distruggendo numerose serre sulle campagne tra Focene e Maccarese, in particolare quelle della famiglia Tiozzo presso Santa Ninfa. Il tutto su un percorso di circa 5km per una larghezza di 30-50 metri. Fortunatamente l’80% del percorso del vortice comprende campagne e campi incolti, oltre che tre piste dell’Aereoporto Leonardo da Vinci, fortunatamente sgombere. L’intensita’ dell’evento sarà studiata più dettagliatamente in futuro, ma molto probabilmente si è trattato di un tornado con intensità compresa tra F1 ed F2, con venti prossimi ai 180 km/h – 200 km/h.
Citando un articolo redatto nel 2014 ” intensi tornado sulla piana Laziale sono fenomeni storici piuttosto rari, ma cio’ non implica che non possano riavvenire in futuro “.
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FIG. 6 ANSA/DARIO NOTTOLA
L’immagine satellitare all’infrarosso mostra un sistema temporalesco con caratteristiche tipiche di una supercella. La zona in rosso rappresenta l’altezza massima della nube (-70°C) che in quel punto sfonda il limite della tropopausa.
Il radar nazionale DPC, come fa notare il meteorologo Lorenzo Catania, mostra il mesociclone della supercella che dalla costa si sposta nell’entroterra del litorale romano, e quindi su Focene.
La cartina in basso è ottenuta dalla minuziosa classificazione dei più importanti tornado che hanno colpito la penisola dal Medioevo ad oggi. Come si può notare il Litorale Romano è fra le zone d’Italia in cui i tornado hanno un alta probabilità di accadimento.
Tornado di debole intensita’ possono avvenire ogni anno nella regione, ma un tornado intenso come quello avvenuto potrebbe avere una ricorrenza di 6 anni nel Lazio e oltre 30 anni nella stessa zona.
Questi sono alcuni tornado rilevanti avvenuti nel Lazio, in grassetto i piu’ intensi (da notare la ricorrenza nei mesi autunnali):
- 29 Maggio 2019 Montalto di Castro, nessun report di danni
- 5 Novembre 2017 Borgo Hermada di Terracina, molti danni, 4 feriti
- 6 Novembre 2016 Ladispoli-Cesano-Morlupo, gravi danni, 2 vittime e 23 feriti
- 15 Settembre 2006 (Civitavecchia, Pantano) danni
- 16 Novembre 2005 (Roma olimpico) danni
- 29 ottobre 2003 (Roma gregna) danni
- 14 Settembre 1997 (Terracina) danni
- 19 Ottobre 1991 (Fogliano e Sezze) molti danni
- 22 Novembre 1989 (Tarquinia) danni
- 5 Ottobre 1979, (Trevignano) danni e feriti
- 14 Settembre 1976, (Ostia e Roma) danni e 10 feriti
- 12 Ottobre 1964 (Barbarano Romano) danni e feriti
- 8 Ottobre 1964 (Tarquinia) gravi danni e feriti
- 30 ottobre 1961 (Ostia, Pomezia, Albano) 30 km percorsi, gravissimi danni, 3 vittime e molti feriti
- 1 Novembre 1919 (Santa Marinella)
- 9 Novembre 1884 (Bracciano) molti danni
- 23 Ottobre 1825 (Paolo e Ceri) molti danni
- Ottobre 1819 (campagne di Velletri) danni, feriti, 1 vittima
- 12 Giugno 1749 (Ostia e Roma) 30 km percorsi, molti danni, feriti e 2 vittime
- 4 Dicembre 1645 (Roma) molti danni, feriti e molte vittime
AGGIORNAMENTO 01 AGOSTO 2019
bianchino.daniele@hotmail.it – http://tornadoitalia.altervista.org/