Ondata di gelo di fine anno: NEVE e VENTO sul Lazio
Ultimi giorni del 2019 in compagnia di un’ondata di gelo, il primo vero freddo di stagione giungerà dall’est Europa portando un brusco crollo delle temperature sotto forti venti di tramontana e grecale
Una vasta struttura depressionaria, non troppo profonda, sull’est-Europa, sta pilotando in queste ore aria fredda con un movimento retrogrado (antizonale, ovvero da est verso ovest). Questa si muoverà dalla Russia verso i Balcani ed infine sull’Italia, coinvolgendo in particolar modo le regioni centro-meridionali del settore Adriatico. Entriamo nel dettaglio:
Configurazione come queste sono ben conosciute sui nostri territori, seppur si ripresentano pochissime volte durante la stagione invernale. Si tratta di estese masse d’aria molto fredda o gelida che, guidate da blande strutture bariche, si spostano dalla Russia (o Siberia) verso il Mediterraneo. Tali irruzioni di aria fredda sono caratterizzate da un atmosfera stabile, quindi con un’impostazione simile agli anticicloni e temperature rigide. Tuttavia la stabilità atmosferica tradisce le condizioni meteo che si presentano sul versante Adriatico: qui infatti entra in gioco l’ASE (Adriatic Snow Effect), un fenomeno secondo il quale l’aria molto fredda in sovrascorrimento sul mar Adriatico più caldo, da vita a nubi basse capace di portare nevicate copiose ed insistenti su questi settori. Trattandosi di fenomeni a quote molto basse, l’Appennino gioca un ruolo fondamentale per bloccare la traversata di suddetta fenomenologia che non riesce a sfondare sul versante Tirrenico, dove in questi casi invece si ha una situazione di cieli sereni e tersi con aria secca, fredda e vento forte.
COME SARA’ IL WEEKEND?
Crollo delle temperature già nella notte fra il 27 ed il 28 dicembre, con molte nubi sul versante Adriatico (dall’Emilia Romagna alla Puglia) con nevecate oltre i 100-300 metri sui settori centro-settentrionali e 300-500 metri su quelli meridionali. Temperature in crollo anche sul resto delle regioni centro-meridionali ma con cieli prevalentemente sereni, qualche precipitazione anche nel nord della Sicilia con neve oltre i 500-800 metri. Non si escludono fenomeni anche nelle zone interne di Lazio e Campania, definite come “nevicate da sconfinamento” ovvero ammassi di nubi che riescono a superare il muro appenninico.
Per quanto riguarda la nostra regione, questi fenomeni interesseranno le zone del frusinate immediatamente confinanti con l’Abruzzo, e le zone interne del Reatino, in particolar modo la zona di Amatrice e Accumuli e in generale i settori a est del Monte Terminillo. Qui saranno possibili nevicate anche con accumulo, altrove solo qualche fiocco tra le forti raffiche di vento; su queste zone la quota neve si attesterà oltre i 200-400 metri. Le temperature saranno in sensibile calo sopratutto nei valori massimi, complice il vento forte, l’escursione termica giornaliera sarà ridotta.