[CRONACA METEO] La storica ondata di FREDDO e NEVE del 2012!
L’ondata di gelo e di neve del 2012 rimane l’evento meteo invernale più rilevante degli ultimi 35 anni in Italia e tra le 3 o 4 ondate di gelo più intense che hanno colpito l’Europa negli ultimi 100 anni. L’apice o, meglio, i due momenti salienti si ebberero tra il 3 e il 4 Febbraio e, a una settimana di distanza, tra il 10 e l’11 Febbraio. Nel complesso l’evento durò dalla fine del mese di Gennaio e si concluse nella terza decade del mese di Febbraio.
L’evento fu causato da un doppio afflusso di Aria Artica Continentale, il primo nocciolo gelido in quota, proveniente dall’Artico Russo, con ingresso dalla Valle del Rodano, andò a ad alimentare una vasta e profonda bassa pressione sul Mediterraneo Centrale che richiamava sia aria mite dal Nord Africa che aria fredda (Polare fredda Continentale che nei giorni precedenti dalla Russia si era portata fin sui Balcani e, in parte, sull’Adriatico e la Pianura Padana). Il minimo di pressione al suolo si andò a posizionare il giorno 3 Febbraio in modo ideale per la neve su Roma e sulle pianure e le coste del Lazio (la cosiddetta Ponza Low) in questo modo sul Lazio Centro-Settentrionale incominciò ad affluire aria via via più fredda da Nord-Est , mentre in quota scorreva aria umida e relativamente più mite da Sud così da generare un attivo fronte occluso, più o meno stazionario per 24-36 ore, su gran parte del Centro Italia con precipitazioni nevose a quote sempre più basse. Sul Lazio quindi iniziò a nevicare a quote di bassa collina o anche in pianura sul Viterbese, sul Reatino e anche sulla Ciociaria (qui a causa di un cuscino freddo) fino a spingersi, a metà giornata, su parte della città di Roma mentre le piogge interessavano il resto della regione compresa Roma Sud e gran parte dei Castelli Romani anche a quote collinari! la situazione rimase più o meno stabile fino a sera con la neve sempre più abbondante che cadeva sempre sulle stesse aree e che s spingeva anche sul Litorale Romano Nord e sulla Maremma Laziale.
Nella notte e al primo mattino la neve si fece più copiosa su tutta la città e sul suo litorale così come su gran parte della regione ad eccezione dell’Agro Pontino e, in generale, delle aree costiere del Basso Lazio dove cadde solo pioggia. Notevoli furono i problemi sia per i trasporti stradali e ferroviari ma anche, soprattutto, a causa del black out delle linee elettriche e telefoniche in molte aree della nostra regione. Il tempo andò migliorando la mattina del 4 Febbraio lasciandoci, anche se con numerosi disaggi e polemiche, un’atmosfera magica e, che per molte zone, non si vedeva da tanto tempo.
Nella prima parte della nuova settimana non si ebbero precipitazioni ma continuò a fare freddo, con temperature minime sotto lo zero e gelate, e ancora numerosi disaggi soprattutto in Provinvia di Roma ma anche in Ciociaria, Viterbese e Reatino. Ma non era finita qui! Infatti, se intorno alla metà della settimana, vi era stato un addolcimento delle temperature, un nuovo nucleo di Aria Artica Continentale, questa volta proveniente dalla Lapponia, fece il suo ingresso proprio tra il 10 e l’11 Febbraio dalla Porta della Bora per poi gettarsi sul Tirreno Centro-Settentrionale. La natura piuttosto instabile della massa d’aria porto tra la sera del 10 e l’11 del mese a veri e propri rovesci e temporali nevosi su gran parte della regione (Roma compresa) come possiamo vedere anche in questo spettacolare video che riprende un forte rovescio nevoso su Roma (zona Eur) il giorno 11 Febbraio 2012:
Nei seguenti giorni la situazione andò lentamente migliorando, seppur ancora freddo pian piano le temperature erano destinate a salite, ma ancora rimanevano le tracce indelebili di ciò che era accaduto. Si concluse così una delle pagine meteorologiche più emozionanti degli ultimi tempi!