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Meteorologia

CNR: Inverno 2020, il secondo più caldo dal 1800

Secondo gli ultimi dati dal CNR l’inverno 2020 è stato il secondo più caldo dal 1800 con uno scarto dalla media di riferimento (1971-2000) di oltre 2°C

Sono appena usciti i dati riguardanti le temperature registrate in Italia nell’ultimo trimestre invernale. L’inverno 2020 si va a piazzare al secondo posto con uno scarto dalla media termica di riferimento 1971-2000 di 2.03°C, subito dietro al mite inverno 2007 che riporta uno scarto di ben 2.13°C. Un dato che fa sicuramente riflettere, considerando la vicinanza di questi due inverni miti a distanza di 13 anni. Per quanto riguarda le temperature massime si piazza eccezionalmente al primo posto, con uno scarto di 2.4°C ; anche le minime non sono da meno: quarto posto per temperature elevate con una differenza dalla media di 1.68°C. Ecco i grafici riportati dal sito ufficiale ISAC – CNR:


Questi dati sovracitati sono stati sicuramente condizionati da un mese di Febbraio totalmente sopramedia, che fa registrare a livello nazionale alcuni picchi termici decisamente fuori dalla norma: la temperatura media si è discostata di ben 2.76°C piazzandosi in maniera indiscussa al primo posto dei mesi di Febbraio più caldi dal 1800. Per quanto riguarda le temperature massime il discorso è ben più grave: arriviamo ad un distacco di 3.39°C dalla media (primo posto). Invece per le minime il distacco è di “soli” 2.16°C.

Vedremo ed osserveremo quali saranno le conseguenze di un periodo invernale così caldo e quali potranno essere i condizionamenti in vista della stagione primaverile 2020.

Gabriele Serafini

Classe 1992, meteoappassionato dal 2011 e Tecnico Meteorologo WMO certificato DEKRA da Settembre 2019. Ha studiato ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi Roma Tre e ha fondato la pagina Social di Meteo Lazio a Novembre del 2014, ideandola come gruppo di segnalatori da tutta l’omonima regione. Amante degli eventi climatici estremi nonché freddofilo, ha fondato l’Associazione Neve Appennino nel 2016. Dal 2017 è all’attivo di numerosi progetti scientifici con finalità di studio di microclimi d’interesse del Lazio e non solo.