I fronti nella meteorologia: caldo, freddo, occluso
Molto spesso nelle nostre analisi meteo avete sentito parlare del concetto di fronte. In questo articolo analizzeremo le caratteristiche dei vari tipi di fronte, ovvero caldo, freddo ed occluso
Nella circolazione generale dell’atmosfera, l’irraggiamento solare determina dei moti convettivi dell’aria, determinando zone di alta e bassa pressione. Allo stesso tempo tra due masse d’aria si viene generalmente a formare anche un gradiente termico, ossia assistiamo alla formazione di masse di aria più calda (e dunque meno densa) oppure più fredda ( e più pesante). I concetti di caldo e freddo vanno intesi in senso relativo: a volte bastano scarti di pochi gradi per generare un fronte.
Due masse d’aria di caratteristiche diverse che vengono a contatto non si mescolano immediatamente, ma si viene a creare una vera e propria superficie frontale, la cui intersezione con il terreno viene detta appunto “fronte”, proprio come i fronti militari nelle battaglie. A seconda dei vari movimenti delle masse d’aria possiamo individuare vari tipi di fronte.
I VARI TIPI DI FRONTE
I fronti meteorologici più comuni sono quelli mobili, ossia che subiscono una traslazione nello spazio: possiamo avere fronti caldi, freddi e occlusi. Al contrario si avranno fronti stazionari.
- In un fronte freddo l’aria fredda avanza verso quella calda, incuneandosi al di sotto di essa e sollevandola bruscamente. Questo favorisce la condensazione, e dunque genera precipitazioni intense, spesso temporalesche (ad esempio nelle squall lines). Queste precipitazioni sono generalmente brevi e non diffuse nello spazio (la superficie frontale infatti risulta molto pendente). Nelle carte meteorologiche è raffigurato con dei triangoli.
- In un fronte caldo al contrario è l’aria calda che, avvicinandosi verso quella fredda, tende a scorrere al di sopra di essa. L’aria calda, raffreddandosi, inizia a condensare, formando nubi molto estese ma che generano piogge continue ma non intense (ad esempio nel caso delle giornate con pioggia londinese). Al passaggio di un fronte caldo, si nota la presenza dapprima di nubi alte ( cirri e cirrostrati ), poi di altostrati (nubi medie) e nembostrati (responsabili delle precipitazioni). La sua rappresentazione avviene con dei semicerchi.
- Si parla infine di fronte occluso quando un fronte freddo raggiunge un fronte caldo ( ad esempio nei cicloni extra-tropicali, visto che il fronte freddo è decisamente più veloce di quello caldo). A seconda delle differenze di temperatura tra le masse d’aria, si possono avere configurazioni diverse, tendenti maggiormente alla configurazione di fronte caldo o fronte freddo. La formazione del fronte occluso è sintomo di una maturità della struttura ciclonica, e dunque è prevedibile una sua attenuazione. Nelle carte viene indicato dall’alternanza di cerchi e triangoli.