Colpo di coda invernale: l’ondata di freddo dell’Aprile 1995
L’ondata di freddo dell’Aprile 1995 colpì soprattutto il Centro-Nord Italia tra il 14 e il 17 Aprile e che, ad oggi, è una delle più intense ondate di freddo avvenute nel bel mezzo della primavera meteorologica. Oltre al freddo fu sicuramente la neve fino a quote molto basse l’elemento saliente di quell’evento meteorologico.
Dopo una prima parte del mese che fu caratterizzata da tempo relativamente stabile e mite, verso la metà del mese (a ridosso delle festività pasquali) si ebbe un colpo di coda invernale abbastanza importante. Il tutto avvenne a causa dello sbilanciamento dell’Anticiclone delle Azzorre verso Nord in direzione delle Isole Britanniche e del Mare del Nord fin quasi a formare un ponte con l’alta pressione sulla Russia provocando così il cut-off di una saccatura polare che si allungava dalla Scandinavia fin verso i Balcani Settentrionali intorno al 12 Aprile. La goccia fredda così venutasi a formare tra l’Est Europa, la Regione Danubiana e i Balcani iniziò a procedere in maniera retrograda verso l’Italia, alimentata anche da altra aria fredda direttamente dal Bassopiano Sarmatico, intorno al 13 Aprile. Tale struttura barica fece il suo ingresso tra il 14 e il 15 del mese.
Il nocciolo freddo fece il suo ingresso da Nord-Est sul Centro-Nord della Penisola apportando una spiccata instabilità soprattutto sul Centro Italia dove vi era stato in precedenza un richiamo di aria più calda ed umida che andò a contrastare con la massa d’aria nettamente più fredda ed asciutta. L’elevata insabilità ha permesso alla neve di cadere a quote molto basse!
Sulla nostra regione il tempo cambiò rapidamente dalle ore centrali di venerdì 14 Aprile con i venti inizialmente dai quadranti meridionali, che girarono a Grecale e causarono un drastico calo delle temperatura accompagnato da precipitazioni. La sera di Venerdì 14 Aprile su Roma pioveva con 3°C e la neve cadeva copiosa fin sui 200 metri tra Viterbese, Monti prenestini, Alta Ciociaria e sui Castelli; le precipitazioni si protrassero fino alla mattinata di sabato 15 Aprile. Gli accumuli furono fino a 35 cm di neve sull’alta Ciociaria così come sui Monti Prenestini e fino a 50 cm sui Castelli Romani!
Vi proponiamo un po’ di dati sia per quanto rigurada le temperature che gli accumuli nevosi tra i 14 e il 15 Aprile 1995:
Allumiere 502 m: 5 cm; 2.5 / 5.5 (14 Aprile); 1.5 / 7.5 (15 Aprile);
San Lorenzo Nuovo 503 m: 1 cm;
Bagnoregio 485 m: 3cm;
Leonessa: 975 m: 27cm; -1.1/ 4.9 (14 Aprile); -1.1/ 3.0 (15 Aprile);
Monte Terminillo: 17 cm; -7.0 / -0,5 (14 Aprile); -7.0 /0.0 (15 Aprile);
Subiaco 458 m: 10 cm; 0.5 / 6.0 (14 Aprile); 1.0 / 5.8 (15 Aprile);
Affile 684 m: 30 cm;
Licenza 478 m: 2 cm.
Questi, invece, sono gli accumuli complessivi del peggioramento tra il 13 e il 16 Aprile 1995:
Montefiascone 560 m: 24,6 mm
Orte Scalo 51 m: 33 mm
Leonessa: 23 mm
Terminillo: 44.2 mm
Antrodoco 510 m: 14,6 mm
Rieti 406m: 14,6mm
Nepi: 45.8 mm
Ronciglione 441 m: 50 mm
Civita Castellana 145 m: 53,5 m
Poggio Mirteto 346 m: 26,2 mm
Moricone 214 m: 41,6 mm
Palombara Sabina 376 m: 56,4 mm
Castel Giubileo 63 m: 64,2 mm
La Storta: 71 mm
Filettino 458 m: 41,6 mm
Castel Madama 453 m: 48,5 mm
Tivoli: 84,2 mm
Lunghezza: 62 mm
Frascati: 322 m 58,2 mm
Roma Ponte Salario: 67,8 mm
Area Romana: tra i 40 e i 70 mm
Roma Collegio Romano: 40,6 mm
Castel Gandolfo 436 m: 39,2 mm
Ostia: 53,6 mm
Anzio: 36,8 mm
Ardea: 36,8mm
Norma 472 m: 58,8 mm
Velletri 332 m: 50,2 mm
Latina: 58,6 mm
Priverno 150 m: 19 mm
Terracina: 50 mm
Lenola 470 m: 93,7 mm
E per concludere una raccolta di foto della neve caduta in Ciociaria a cura della Protezione Civile:
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