La Valle dell’Aniene: storia e natura dall’Appennino a Roma!
L’Aniene è il secondo fiume di Roma e tra i più importanti fiumi del Lazio, con una lunghezza di circa 100km è uno dei principali affluenti (di sinistra) del Tevere e attraversa una delle valli più belle e suggestive della regione.
Il fiume Aniene, che percorre l’omonima valle, nasce dai Monti Simbruini (Appennino Laziale) tra i luoghi più piovosi della regione con le precipitazioni medie annue che superano i 2000 mm. La piovosità del bacino e la natura carsica del territorio generano sorgenti perenni, alcune assai copiose che provengono in molti casi anche da molto lontano, probabilmente da zone esterne al bacino idrografico dell’Aniene stesso e che vanno ad alimentare svariati corsi d’acqua. Il fiume si genera da due rami principali: l’Aniene propriamente detto e il Simbrivio:
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- L’Aniene, nasce da Capo Aniene o Sorgente di Riglioso che è posta a circa 1200m sul Monte Tarino (1959 m) e dalle Grotte del Pertuso, tra Filettino e Trevi nel Lazio in Provincia di Frosinone;
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- Il Simbrivio, invece, nasce a Vallepietra (RM) da una serie di sorgenti che partono dal Monte Autore (1853 m), dal Monte Tarinello e dal Monte Arsalone e confluisce da destra nel fiume dopo Trevi nel Lazio (FR). Poco prima della confluenza con il Simbrivio, l’Aniene forma le caratteristiche Cascate di Trevi.
A valle di Trevi nel Lazio (FR) il fiume entra nella Città Metropolitana di Roma (ex provincia) e scorre in una valle piuttosto stretta ricevendo solo piccoli tributi idrici fra i quali si annovera quello della Sorgente dell’Inferniglio che gli tributa da destra presso Jenne (RM). Dopo avere attraversato Subiaco (RM) la valle si allarga e, giunto ad Agosta, il fiume riceve parte del tributo delle copiose e famosissime Sorgenti dell’Acqua Claudia e dell’Acqua Marcia (da dove partono i famosi acquedotti che giungono fino a Roma) nel territorio di Arsoli e Marano Equo. il fiume poi prosegue attraversando, tra gli altri, i comuni di Roviano, Cineto Romano, Mandela, Vicovaro, Castel Madama fono a giungere a Tivoli. Dopo il maestoso salto di 160 m della grande cascata di Tivoli, l’Aniene giunge nella pianura romana (Campagna Romana e Agro Romano) raggiungendo, con andamento sinuoso, il medioevale Ponte Nomentano e il punto di confluenza con il Tevere a Roma nella zona dei Prati Fiscali nei pressi di Ponte Salario.
L’Aniene è un fiume di buona portata, che è da sempre (Età romana) utilizzata per alimentare acquedotti e, successivamente, come risorsa per la produzione industriale e per la produzione di energia elettrica (dal 1884 con la costruzione della diga di Tivoli). La captazione delle acque comincia con il primo acquedotto nel II sec. a.C. fatto costruire dal pretore Quinto Marcio Filippo Rege al quale, fino all’età dei Claudi, se ne aggiunsero altri due, sulla stessa direttrice e in alcuni punti sovrapposti o paralleli. Da qui il nome di “Acqua Marcia” che l’insieme di queste acque assunse nell’approvvigionamento idrico di Roma e che è tutt’ora in funzione.
La Valle dell’Aniene è una delle più importanti ed affascinanti valli del Lazio sia da un punto di vista storico che archeologico: lungo la valle si affacciano numerosi borghi, monasteri (San Benedetto e Santa Scolastica a Subiaco), castelli (Roviano e Arsoli), acquedotti e ville romane (villa di Nerone a Subiaco) e le famosissime ville (Adriana, Gregoriana, e d’Este a Tivoli). Dal punto di vista naturalistico la valle essendo ricca di acqua e boschi è altrettanto ricca di biodiversità e quindi di specie animali e vegetali. Negli ultimi anni la valle è sempre di più diventata un’attrattiva turistica proprio per la presenza di storia, arte e natura. La valle si presta molto anche ad attività sportive (canoa e kayak, trekking, arrampicate e percorsi ciclabili) anche grazie alla presenza del Parco dei Monti Simbruini e di altre aree protette, parchi e ville lungo il corso del fiume fino a Roma.
Vi proponiamo uno straordinario video di “orizzonti simbruini” lungo l’Aniene all’altezza di Jenne che ci mostra proprio le bellezze naturalistiche della valle: