I satelliti STARLINK: cosa sono e come funzionano?
Molti di voi si saranno accorti da un po’ di mesi di “strane” luci apparse nei cieli. Ebbene, almeno in questo caso, non si tratta di oggetti non identificati o extraterrestri ma di una vera e propria costellazione di satelliti, ed altri se ne aggiungeranno a breve.
Starlink è una costellazione di piccoli satelliti, ancora in fase di costruzione, di SpaceX di Elon Musk per l’accesso a Internet satellitare globale in banda larga sia in ambito civile ma anche per scopi scientifici, di ricerca e militari. Il progetto Starlink è nato nel Gennaio 2015. Il primo lancio di prova è avvenuto nel Febbraio 2018 mentre il primo lancio ufficiale di 60 satelliti ha avuto luogo il 24 Maggio del 2019. La costellazione di satelliti sarà costituita da migliaia di piccoli satelliti dal peso di 220 kg, collocati in orbita terrestre bassa (ciò permette di ridurre il tempo di latenza fino a 20 millisecondi rispetto agli attuali ritardi che arrivano a 600 ms per Intenet offerto dai satelliti che si trovano in orbita geostazionaria a 36.000 km) per consentire la copertura internet globale ad alta velocità anche in quelle aree del pianeta non raggiunte dalla connessione via cavo.
L’ultimo lancio è avvenuto il 22 Aprile quando sono stati lanciati altri 60 satelliti, con questa missione la costellazione è arrivata a 420 satelliti; il lancio è avvenuto con il razzo Falcon 9 dalla base di Cape Canaveral, in Florida. Il prossimo lancio è atteso per il mese di Maggio.
La SpaceX ha ottenuto il via libera della Commissione federale per le comunicazioni degli Stati Uniti per portare in orbita una flotta 12.000 satelliti Starlink entro il 2024 ma i primi servizi commerciali potrebbero essere attivati entro la fine dell’anno corrente, ovvero, quando verrà raggiunta la quota di 720 satelliti con 12 lanci.
Come detto la costellazione completa avrà ben 12.000 satelliti, ma non saranno tutti alla stessa altitudine:
- 1.600 satelliti saranno posizionati ad un’altitudine di 550 km;
- 2.800 satelliti a 1.150 km;
- 7.600 satelliti a un’altitudine di 340 km.
Per coprire ogni punto della superficie terrestre, tutti i satelliti sono dotati di antenne. Ogni satellite ne possiede 4 posizionate sul lato rivolto verso la Terra e che trasmettono un segnale nelle bande di frequenza Ku (12–18 GHz), Ka (26.5–40 GHz) e V (40–75 GHz). I ricevitori che utilizzeranno gli utenti riceveranno il segnale dalle bande Ku e V con una velocità rilevata nei test di 610 Mbit/s. La banda Ka, insieme sempre alla V, serviranno per connettersi ai gateway, ovvero delle stazioni a terra che riceveranno il segnale e lo trasmetteranno poi direttamente ai dispositivi finali. Si stima che potrebbero essere installate circa 1 MLN di stazioni entro la metà del decennio in tutto il mondo. I satelliti comunicheranno tra di loro tramite collegamento laser.
Starlink è la costellazione di satelliti commerciali più numerosa ma altre costellazioni sono in costruzione come ad esempio Kuiper di Amazon (3.250 setelliti) e OneWeb (650 satelliti) che si vanno ad aggiungere ad altre costellazioni di satelliti per le telecomunicazioni già esistenti da diversi anni. Questo pone dei problemi futuri per quanto riguarda i detriti spaziali e al rischio di collisioni. Un altro problema non di poco conto è quello della riflettività dei satelliti che vanno a interferire con le attività di astronomia osservativa aumentando l’inquinamento luminoso. Pur non discutendo l’utilità del progetto permettetemi di dire che purtroppo non avremo più nemmeno la possibilità di ammirare un vero cielo stellato in un futuro molto vicino a noi.
Nel video qui sotto il passaggio dei satelliti sul Lazio la settimana scorsa:
https://www.facebook.com/MeteoLazio1/videos/248902533156518/?__xts__%5B0%5D=68.ARAjMIWMUuTVM4pGCyYBw5_9HwhJ72p45u2WcvN4ZV2uaIpJv_WeudzmsNNcOxMbJvGTTeehcIDXZIjMDedOHzTkDLy1sJBsDPuZflMVAmxEArf8XFBaMw_CHR4eTtdCTF8qjENXMxOH4dDRT8zvX-kw_xeOosFJMRz_abtAH4cSaDAmK36RTq0iuinH-Af0mUeXUalo_X9QZ-kQAu_81QUsY0Jq2dQwZWNkq-q0Hkabs2ogbVS0mP4N3qxszjecTX4Y_R5l8cUMIPl8cFovDMguXCKxDuq9TMpu064W3j2mPFRdvXSMGPbzX4IKARcLlXFDYY3COdn9HymRJ_zD57W6-lrI_L6GaXeMIg&__tn__=-R
Vi rimandiamo a questo link per poter verificare le orbite dei satelliti e della stazione spaziale internazionale per sapere quando sono visibili dalle vostre parti: https://james.darpinian.com/satellites/