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Analisi meteo

ARIA MOLTO FREDDA con possibile arrivo della NEVE, ma nel frattempo prosegue l’ALTA PRESSIONE

Rapido passaggio perturbato a metà settimana con precipitazioni intermittenti, tanta nuvolosità e temperature stazionarie.
Possibili scenari più freddi e invernali a lungo termine

L’alta pressione continuerà a presidiare buona parte del continente europeo centrale e l’Italia almeno fino a martedì 10 novembre.

Da metà settimana, ovvero dalla sera di mercoledì 11 e giovedì 12 novembre, delle deboli ondulazioni perturbate atlantiche apporteranno sul Mar Tirreno la formazione di ammassi nuvolosi più consistenti, capaci di dar luogo a precipitazioni molto localizzate da debole a moderata intensità anche nel Lazio. Seguirà un rapido e temporaneo miglioramento delle condizioni meteo dal prossimo weekend, ad iniziare da venerdì 13 novembre, con nebbie e foschie che si faranno sempre più dense unitamente ad un aumento del particolato atmosferico inquinante, soprattutto nella Valle del Sacco (Frosinone), nelle grandi città urbane della regione e Roma.

 

RAFFREDDAMENTO ALLE PORTE DELL’ITALIA

Per quanto riguarda l’arrivo dell’aria molto fredda da Nord-Est segnaliamo che proseguirà l’anomalia barica positiva alle alte latitudini polari, con flussi molto freddi che tenderanno a scivolare a ridosso dell’Europa orientale acconsentendo un graduale raffreddamento della troposfera tra il Bassopiano Sarmatico i Carpazi ed i Balcani.

Questa situazione potrebbe protrarsi almeno fino a metà novembre, quando correnti molto fredde potrebbero dislocarsi in retrogrado accostandosi ai margini più orientali dell’alta pressione, raggiungendo dapprima la Grecia e forse l’Italia con le prime nevicate a latitudini sempre più meridionali presso il continente europeo ad iniziare dalla Tracia al confine con la Turchia.


La tendenza meteorologica evidenzia uno scenario assai interessante che occorrerà monitorare tramite le future emissioni, poiché tale situazione viene periodicamente simulata dalle principali proiezioni modellistiche a lungo termine.

Nuovi aggiornamenti saranno disponibili su Meteo Lazio e condivisi sulla nostra pagina Facebook.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.