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Cronaca Lazio

AUTOSTRADA A24 – Inchiesta da parte della Procura dell’Aquila, per pericolo crollo

L’importante infrastruttura stradale che collega Lazio ed Abruzzo ricca di ponti, viadotti e gallerie a quanto pare non se la passa bene! La A24 (Roma/L’Aquila/Teramo) sarebbe a rischio di crollo come il ponte di Genova secondo l’inchiesta della Procura dell’Aquila.

L’inchiesta, iniziata circa due mesi dopo il crollo del ponte di Genova, ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per i vertici della Holding Toto e della controllata Strada dei Parchi Spa (l’ente esercente concessionario dell’ANAS, fino al 2030, per la gestione dell’Autostrada A24 e dell’Autostrada A25) per “inadempienza e frode in pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti”.

La situazione di un viadotto del sistema autostradale A24/A25. La foto non si riferisce al tratto sotto indagine della procura.

A quanto si apprende, da diversi organi di stampa, i tiranti non erano ritenuti dai tecnici in condizioni tali da costituire un immediato pericolo, mentre per la procura dell’Aquila, sul tratto dell’autostrada A24 di sua competenza, si sarebbe sfiorata una tragedia come quella del ponte Morandi di Genova. Con il passare dei giorni, e nonostante il riserbo ancora tenuto delle autorità inquirenti, emergono quindi i primi particolari sull’inchiesta della Procura e dei Carabinieri del Comando Provinciale dell’Aquila che ha portato ad avanzare la richiesta di rinvio a giudizio di quattro esponenti della Holding Toto e Strada dei Parchi Spa detenuta dall’intero gruppo. I viadotti interessati dall’inchiesta sono quelli compresi nel tratto Tornimparte-Laboratori del Gran Sasso, cioè ricadenti nel territorio di competenza della Procura dell’Aquila: su 25, ben 9 presenterebbero criticità.

La situazione di un viadotto del sistema autostradale A24/A25. La foto non si riferisce al tratto sotto indagine della procura.

Si tratta di Carlo Toto, il patron della Holding, al momento con incarico di semplice consigliere; Cesare Ramadori, per Strada dei Parchi Spa, con lui il direttore generale di esercizio Igino Lai ed infine Gianfranco Rapposelli, l’amministratore delegato della Infraengineering, altra società del gruppo, specializzata in studi di architettura e ingegneria. L’accusa ipotizza inadempienze contrattuali, una frode nelle pubbliche forniture e un attentato alla sicurezza dei trasporti. Nella lunga e complessa indagine è emerso come i tecnici della stessa Strada dei Parchi Spa, nella redazione delle relazioni periodiche sullo stato dell’infrastuttura, tendevano a “minimizzare” le effettive condizioni di degrado non ritenendo necessario alcun intervento preventivo. Inoltre per gli inquirenti Strada dei Parchi Spa avrebbe definito alcuni dei lavori realizzati come “straordinaria manutenzione” a carico dello Stato, celando così lavori che dovevano essere di “ordinaria manutenzione”, quindi a carico del concessionario.

Una situazione a dir poco inquietante se consideriamo quanto sia trafficata ed importante questa autostrada nonché il fatto che tale infrastruttura attraversa zone sismiche e a rischio idrogeologico. Ricordiamo inoltre che il sistema autostradale A24/A25 risulta essere tra le tratte autostradali a pedaggio più care d’Italia. Vi terremo senz’altro aggiornati sullo sviluppo di questa faccenda.(G.G.)

Gianluca Giorgi

Classe 1991; nato, cresciuto e, tuttora residente, sul Litorale Romano. Fin da piccolo appassionato di meteorologia e di fenomeni naturali. Osserva e studia il tempo e il clima della costa da diversi anni (misurazione di pioggia, temperature e vento). Collabora con Meteo Lazio sin dalla sua nascita con il suo consueto bollettino meteorologico del mattino.