OTTOBRE 2020: più FREDDO del normale?
Sono stati da poco pubblicati, da parte dell’ISAC-CNR, i dati del secondo mese dell’autunno meteorologico. Vediamo come è andata…
Finalmente un mese sotto media termica! Era infatti da Giugno che non si registrava un mese con temperature più basse rispetto ai valori di riferimento del trentennio 1981/2010. Rispetto a Giugno, dove i valori erano veramente di poco sotto media, Ottobre ha fatto registrare un’anomalia negativa un po’ più apprezzabile.
Il mese di Ottobre 2020 ha chiuso con un’anomalia negativa rispetto alla media 1981/2010 di -0,78°C. Nel complesso è stato più “freddo” sulle Alpi, sulla Sardegna e sul Versante Tirrenico mentre sulle altre aree le temperature sono state solo lievemente inferiori alle medie o intorno i valori medi. Le minime sono risultate relativamente più basse (-0,84°C) rispetto alle massime (-0,73°C).
Le minime, infatti, sono risultate sotto la media su quasi tutto il territorio nazionale ad eccezione di poche aree tra Piemonte, Bassa Lombardia, Friuli, Gargano, Salento, Cilento e sulla Sicilia Centro-Occidentale dove i valori sono stati in media o poco sopra; moderatamente sotto media sono risultate sulle Alpi Centrali e sulla Sardegna.
Le massime sono risultate moderatamente sotto media sulle Alpi e sul Versante Tirrenico, leggermente sotto media su Ovest Sardegna, Nord Sicilia, e su gran parte del Settentrione, intorno la media altrove ad eccezione dell’Est Sardegna e del Golfo di Taranto dove sono risultate leggermente più alte dei valori medi.
Da queste anomalie si evince il tipo di circolazione atmosferica predominante del mese di Ottobre: l’Italia e il Mediterraneo Centro-Occidentale sono stati interessati, soprattutto nella prima e nella seconda decade, da un flusso di correnti mediamente Nord-atlantiche con frequenti piogge, venti e e cieli nuvolosi che ovviamente hanno maggiormente interessato i settori occidentali e il Nord della Penisola e ciò ha inciso soprattutto sulle temperature massime. Al contrario nella terza decade, soprattutto, il consolidarsi di condizioni di maggiore stabilità ha portato ad avere le prime inversioni termiche notturne che hanno interferito con le temperature minime.
L’anomalia termica negativa, come detto, non ha interessato solo l’Italia ma gran parte del Mediterraneo Centro-Occidentale e quindi anche la Penisola Iberica, il Sud della Francia e le coste Nord africane di Marocco, Algeria e Tunisia; al contempo è stato molto più caldo sull’Europa Orientale e Settentrionale. (G.G.)