Che ANNO è stato il 2020? CALDO e SECCO?
Con i dati elaborati dall’ISAC-CNR possiamo fare una breve analisi sull’andamento termico e pluviometrico del 2020 sull’Italia ma anche qualche accenno sulla situazione a livello globale con i dati Copernicus.
L’anno appena conclusosi, secondo i dati dell’ISAC-CNR, conferma il trend in atto ormai da tempo per quanto riguarda le temperature mentre le precipitazioni sono nel complesso risultate sotto media; ma vediamo più nel dettaglio: in Italia il 2020 chiude a +0,96°C rispetto alla media trentennale del 1981-2010 attestandosi al 5° posto tra gli anni più caldo dal 1800 ad oggi.
Le temperature minime sono state di +0,86°C rispetto alla media (6° anno più caldo dal 1800) mentre le massime le massime hanno chiuso a +1,06°C dalla media di riferimento (anno più caldo dal 1800!).
Le precipitazioni sono risultate inferiori ai valori medi su gran parte del territorio nazionale ma con notevoli differenze in meda il deficit si è attestato intorno al 15%.
Per quanto riguarda l’andamento durante l’anno, e nelle due macro-aree del Paese, si nota come al Nord la mancanza di pioggia abbia riguardato soprattutto Febbraio, Aprile, Ottobre e Novembre mentre Giugno, Agosto, Settembre e Dicembre sono risultati molto piovosi; il deficit complessivo si attesta intorno al 17%. Al Sud il maggiore ammanco riguarda i mesi di Gennaio, Febbraio, Aprile e Ottobre mentre sono risultati abbastanza piovosi Marzo, Settembre, Novembre e Dicembre; il deficit si è attestato intorno al 13%.
Per quanto riguarda la situazione a livello globale i dati di Copernicus sonno alquanto eloquenti: anche il 2020 chiude con un pesante sopra-media e conferma, anche in questo caso, il trend al riscaldamento che sembra aver accelerato in questi ultimi anni.
Il 2020 è stato l’anno più caldo dall’inizio delle rilevazioni, con uno scarto di +0,62°C rispetto alla media di riferimento (1981-2010) ma che diventano +1,25°C se consideriamo il periodo pre-industriale (1850-1900). Il dato del 2020 eguaglia quello del 2016 e si aggiunge a una serie di anni molto caldi a partire dal 2015. Vi ricordiamo che da quest’anno (2021) la nuova media trentennale di riferimento sarà la 1991-2020. (G.G.)