ARIA INQUINATA nel LAZIO: superate le soglie limite su QUESTE ZONE
L’anticiclone sub-tropicale continua a condizionare il quadro sinottico e nei prossimi giorni l’aria sarà più inquinata.
Alta pressione non è sinonimo di bel tempo, o almeno è quello che ci aspettiamo in condizioni di massima stabilità atmosferica, con una totale assenza di ventilazione, temperature elevate oltre la norma e cieli sereni al massimo con qualche velatura mattutina.
Eppure nelle grandi città: Roma e altri capoluoghi di provincia o in quelle zone dove il rimescolamento dell’aria avviene con maggiore difficoltà, ad esempio nel Frusinate e lungo la Valle del Liri e del Sacco, sarà alta l’attenzione per il particolato atmosferico in accentuazione.
Nei prossimi giorni tenderà ad aumentare mettendo in serio pericolo la salute delle persone.
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Stando alle ultime emissioni modellistiche dell’Agenzia Regionale della Protezione Ambientale (ARPA Lazio) da mercoledì 24 febbraio e almeno fino a venerdì 26 febbraio la persistenza di un forte campo di alta pressione farà aumentare in modo significativo il particolato atmosferico soprattutto nella Capitale e la Valle del Sacco (FR).
ROMA
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La permanenza del particolato in atmosfera sarà rilevata nei prossimi giorni (PM10 e PM2.5) che in alcuni punti del Lazio potrebbe superare i valori limiti in Italia stabiliti nel Decreto Legislativo 13 agosto 2010 n. 155.
Aumenteranno anche le polveri desertiche sahariane ed il Biossido di azoto (NO2) quest’ultimo a causa dei processi di combustione altamente irritante per l’apparato respiratorio seppure ancora nei limiti.
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