RECORD di TEMPERATURA e PRIMAVERA ANTICIPATA a febbraio, ecco quanto accaduto
Stiamo uscendo dal lungo periodo contrassegnato dall’anticiclone: alte le temperature con nuovi record storici e una moderata pericolosità di valanghe continuativa in alta montagna.
Siamo giunti al termine dell’ultima settimana di febbraio, con un’atmosfera che possiamo definire simile alla primavera, specialmente tra il 24-25 febbraio, dal momento in cui le temperature massime su buona parte del territorio regionale hanno superato diffusamente i 20°C nelle pianure interne, con valori termici altrettanto elevati sopra la media climatologica in quota sull’Appennino centrale oltre i 1800-2000 metri s.l.m.
Il tutto è stato possibile grazie ad una vasta configurazione anticiclonica alto pressoria a forma di omega blocking per un lungo periodo durante la stagione invernale, coinvolgendo oltre all’Italia gran parte del continente europeo centro-orientale.
Il riscaldamento durante le ore diurne ha portato i termometri al di sopra dei 22°C al Nord Italia (Pianura Padana e Veneta) inclusa l’Italia centro-settentrionale, con valori da fine maggio e inizio giugno, si pensi che lungo le pianure veneto-friulane sono stati superati perfino i 25°C.
Record di temperature finanche sull’Europa centrale.
Nel mese di febbraio superati i 20°C in Germania nelle principali città, con massime superiori ai 22-23°C in Austria e Polonia.
Spostandoci verso Est ritroviamo la Slovenia e i Balcani con temperature altrettanto elevate e superiori ai 25-26°C.
Gli aumenti sono stati più contenuti ma analogamente oltre la norma sull’Europa occidentale dalla Francia alle Isole Britanniche con valori compresi tra i 18-20°C.
Molte le nebbie fitte nel Lazio associate anche alla presenza di elevati valori di PM10 e PM2.5 nelle grandi città.
Le giornate più salienti e calde per la nostra regione sono state rispettivamente quelle di mercoledì 24 e giovedì 25 febbraio 2021.
RIEPILOGO 24 FEBBRAIO 2021
Provincia di Viterbo Tmax (24-02-2021)
Provincia di Rieti Tmax (24-02-2021)
Provincia di Roma Tmax (24-02-2021)
Roma Capitale Tmax (24-02-2021)
Mappa interpolata e variazione di temperatura massima (24-02-2021)
Lazio meridionale Tmax (24-02-2021)
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RIEPILOGO 25 FEBBRAIO 2021
Provincia di Viterbo Tmax (25-02-2021)
Provincia di Rieti Tmax (25-02-2021)
Provincia di Roma Tmax (25-02-2021)
Roma Capitale Tmax (25-02-2021)
Mappa interpolata e variazione di temperatura massima (25-02-2021)
Lazio meridionale Tmax (25-02-2021)
Il 24 febbraio 2021 eloquenti anche le simulazioni dei valori di temperatura nelle ore più calde ad 850 hPa (1500 metri circa di elevazione):
Rilasciamo il riepilogo giornaliero con le mappe interpolate in base ai dati rilevati da ogni singola stazione meteo della rete Meteo Lazio.
24 FEBBRAIO 2021
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25 FEBBRAIO 2021
Con l’avvio del mese e di marzo i principali parametri mensili tendono a rimarcare all’opposto un calo delle temperature.
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Fino ad oggi è rimasto moderato il rischio slavine dal massiccio del Terminillo (RI) ai restanti comparti appenninici/subappenninici laziali.
ULTIMI AGGIORNAMENTI DAL TERMINILLO (RI)
A causa dell’importante aumento delle temperature fino all’ultimo weekend di domenica 28 febbraio il rischio valanghe è rimasto moderato, con una crepa segnalata nei pressi del Rifugio Rinaldi da Moira Ardente.
Per il bel tempo sono molte le persone accorse per una scampagnata sulla neve e pertanto occorrerà prestare particolare attenzione. Evitando avventure in posti disagevoli e/o potenzialmente a rischio senza attrezzature o un’adeguata conoscenza del territorio in questione.
STATO DEL MANTO NEVOSO IN BASE ALL’ULTIMO BOLLETTINO METEOMONT
Croste da fusione e rigelo portanti e non portanti alternate a strati di neve a debole coesione su strati moderatamente
consolidati. Il manto nevoso è in generale moderatamente consolidato solo su alcuni pendii ripidi. L’ irraggiamento solare ed il rialzo
termico diurno determinano, sui versanti esposti, perdita di resistenza delle cornici aggettanti, ove presenti, e delle croste superficiali. In
quota, localmente nelle zone in ombra, il gradiente termico presente nel manto ha causato la formazione di strati a maggiore fragilità al di
sotto di croste e lastroni. Da evitare pertanto i pendii in ombra più ripidi ed ampi.