FOCUS NEVE per le prossime ore: possibili rovesci in pianura
Una perturbazione attraverserà il Mar Tirreno, sopraggiungerà aria più fredda con quota neve in calo.
Dalla notte di mercoledì 17 e le prime ore di giovedì 18 marzo un robusto campo di alta pressione sull’Atlantico si estenderà parzialmente al Mar di Norvegia.
Dal circolo polare artico ai lati orientali del promontorio si evidenzia una vasta saccatura protesa dalla Carelia a tutta l’Europa centro-orientale.
Da giovedì l’aria più fredda scivolerà lungo i meridiani favorendo un ulteriore incursione zonale della saccatura artica verso il Mar Mediterraneo occidentale e le Isole Baleari.
Inoltre una modesta circolazione depressionaria in quota e al suolo andrà a strutturarsi tra la Sardegna ed il Mar Tirreno alimentata dal costante afflusso artico marittimo.
Caleranno le temperature massime e aumenterà la possibilità di precipitazioni localmente temporalesche sul Mar Tirreno centrale.
Il peggioramento di giovedì vedrà due fasi: quella iniziale dalle prime ore della giornata, quando delle precipitazioni potrebbero raggiungere la terraferma in corrispondenza delle coste laziali, determinando delle piogge con la caduta di neve tonda ai livelli pianeggianti nell’eventualità di fenomeni più intensi e/o temporaleschi pure con temperature positive.
Il secondo peggioramento riguarderà le zone interne e i rilievi del Lazio per dell’instabilità pomeridiana.
I modelli previsionali ad area limitata per il Lazio denotano una crescita dell’instabilità dovuta al passaggio del cavo freddo in quota (reanalisi WRF-MC per Meteo Lazio).
FOCUS METEO GIOVEDÌ 18 MARZO
Le condizioni saranno ottimali per lo sviluppo di una discreta cumulogenesi specie a ridosso degli altipiani orientali di Roma ai piedi del massiccio simbruinico, Monti Lucretili, Prenestini ed Ernici.
Non mancheranno delle piogge a carattere di rovescio o temporale e nevicate con accumuli deboli a puntualmente moderati possibili su buona parte dei rilievi dai 600-700 metri s.l.m o localmente al di sotto specialmente in adiacenza dei punti a massima convergenza delle brezze dalla Valle del Tevere alla Sabina, laddove si concentreranno in maggioranza le precipitazioni.
Alcuni fiocchi si spingeranno alle quote collinari fino ai 400 metri s.l.m. soprattutto se perdureranno delle precipitazioni tra il tardo pomeriggio e la sera, in modo particolare sul Lazio meridionale (compresi i Colli Albani, Monti Lepini, Aurunci e le colline lungo la Valle del Liri e del Cassinate).
Le aree che saranno attraversate dagli episodi temporaleschi più intensi vedranno dei rovesci consistenti di neve tonda o grandinigeni, che potrebbero depositarsi perfino in pianura alle porte di Roma e sull’Agro Pontino.
Le precipitazioni risulteranno più isolate sul Viterbese ed il Reatino, luoghi in cui nel caso di rovesci non si escludono delle nevicate sui Monti Cimini con accumuli deboli dai 600 metri s.l.m. e nei dintorni di Rieti dai 500 metri s.l.m. con possibili fiocchi parzialmente fusi sulla Piana Reatina dai 300-400 metri s.l.m.
Prossimamente sarà rilasciata anche l’analisi per il fine settimana che ci condurrà all’equinozio della stagione primaverile astronomica.
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