Seguici sui social:

Categorie
Analisi meteo

Parte la PRIMAVERA ASTRONOMICA: ma l’inverno non demorde con un nuovo COLPO DI CODA

Arriva l’equinozio di primavera con l’aria gelida in Europa e l’inverno che non rinuncia ad abbandonarci.

Lo stato atmosferico è caratterizzato da un continuo passaggio di onde depressionarie costituite da aria fredda avente estrazione artica che tende a scorrere fino al Mediterraneo occidentale e la Spagna, regalandoci mattinate fredde e secche con nuvolosità irregolari e temporali nevosi nelle ore centrali del giorno quando inizia a svilupparsi dell’instabilità termoconvettiva.

Dalle prime ore di giovedì 18 marzo una debole circolazione ciclonica è andata ad instaurarsi tra la Sardegna ed il Mar Tirreno centrale, dove si denota una cospicua copertura nuvolosa associata a fulminazioni in mare aperto a Sud-Ovest delle Isole Pontine.

Ad Est del continente europeo si ha infatti un’area depressionaria che si estende dalla Russia occidentale fino al Bassopiano Germanico e i Balcani.

Tra le due strutture bariche opera una sorta di blocco, per cui la configurazione meteorologica tende a variare molto lentamente.

Sul Mediterraneo e parte dell’Italia centrale proseguirà una ventilazione Nord-occidentale e/o di Tramontana con la continuazione dell’afflusso settentrionale artico.

METEO WEEKEND

Da venerdì 19 marzo la saccatura si allungherà in direzione delle Isole Baleari traslando verso latitudini via via più basse in modo tale da influenzare più direttamente il Mediterraneo occidentale per tutto il fine settimana.

Dalla mattinata di venerdì avrà inizio una moderata intensificazione dei venti da Scirocco sollecitati dal gradiente barco in sede tirrenica.

Torneranno le piogge specie dal pomeriggio sulle aree meridionali del Lazio (Latina e Frosinone) con possibili nevicate in montagna dai 700 metri di quota nel Frusinate e a ridosso dei rilievi preappenninici: Monti Lepini, Colli Albani e Aurunci incominciando dalle cime più elevate.

Le precipitazioni permarranno fino alla sera quando le temperature inizieranno gradualmente a diminuire congiuntamente alla quota neve.

La neve potrebbe spingersi a quote collinari al di sotto dei 500-600 metri s.l.m. almeno fino alle prime ore di sabato 20 marzo (equinozio di primavera).

Dalle notte di sabato e le prime ore di domenica 21 marzo dell’aria ancor più fredda riuscirà a valicare la barriera orografica all’altezza della Tuscia e la Valle del Tevere con l’isoterma che potrebbe toccare i -3°C/-4°C dai 1.500 metri s.l.m.

 

Gli effetti al suolo sulle coste tirreniche presentano ancora un margine d’incertezza sulla collocazione esatta della perturbazione, che passerà attraverso l’Italia meridionale a rilento lambendo le porzioni peninsulari centro-meridionali.

Questo significherà fenomeni più intensi e organizzati al Sud: generalmente dalle coste della Campania al Mar Ionio luoghi in cui saranno possibili dei temporali.

Dal pomeriggio di sabato alle prime ore di domenica noteremo una rotazione dei venti al suolo da Scirocco a Grecale.

Tale cambiamento porterà una riduzione della fenomenologia sul Lazio e le nevicate resteranno confinate ai settori appenninici di confine, con precipitazioni assai più isolate sulla Tuscia, nelle Campagne Romane, sugli altipiani romani orientali e sul basso Lazio.

La neve potrebbe cadere a quote di bassa collina ma con fenomeni tendenti ad un rapido diradamento compattamente ad un calo termico.

TENDENZA PROSSIMA SETTIMANA

Dalla prossima settimana l’aria molto fredda si farà ancora sentire tramite le temperature minime notturne, poiché gli occasionali spazi di sereno acconsentiranno delle inversioni termiche notturne rigide per il periodo soprattutto nelle zone interne e localmente sulle pianure, laddove non si escludono delle gelate per i valori termici inferiori ai 0°C.

Il rischio sarà più elevato nel Viterbese, lungo la Valle del Tevere, dell’Aniene e nella Sabina.

Comprese tutte le località pedemontane della Valle del Sacco indicativamente fino alla mattina di mercoledì 24 marzo.

Dopodiché probabile tra mercoledì 24 e giovedì 25 marzo una rimonta dell’alta pressione che garantirà giornate più stabili e temperate.

 

Per i dettagli si rimanda ai bollettini giornalieri e ai nostri canali social: Facebook e Instagram.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.