PRIMAVERA 2021: come è stata?
Come è stata la primavera 2021? Con i dati messi a disposizione dall’ISAC-CNR analizziamo brevemente l’andamento della stagione appena passata.
La stagione appena conclusasi ha in parte confermato il trend in atto da diversi anni per quanto riguarda le precipitazioni ma, a sorpesa, dal punto di vista termico le cose sono andate diversamente. Infatti la primavera 2021 ha chiuso con un’anomalia negativa di -0,45°C (Marzo -0,1°C; Aprile -0,7°C; Maggio -0,45°C) rispetto alla media trentennale di riferimento.
Le temperature medie sono risultate, quindi, sotto la media o in media su gran parte della Penisola ad eccezione del Ponente Ligure, della Sardegna e del Golfo di Taranto dove i valori sono risultati sopra la media. Le temperature medie più basse si sono avute soprattutto sul settore alpino.
Le temperature minime hanno fatto registrare un’anomalia negativa di -0,5°C rispetto alle medie trentennali. I valori sono risultati sotto media o in media su tutta la Penisola ad eccezione del Ponente Ligure e della Sicilia Meridionale.
Le temperature massime sono risultate più basse rispetto alla media di riferimento di -0,41°C. Sono risultate decisamente sopra media sulla Sardegna e leggermente sopra le medie tra Basso Lazio, Golfo di Taranto e Calabria Ionica, sul resto dele territorio nazionale i valori si sono attestati intorno o sotto la media.
Le precipitazioni, secondo i dati di Meteonetwork ( i dati ufficiali ISAC-CNR non sono disponibili da diversi mesi), sono state inferiori rispetto alla media di circa un 25%. Le uniche aree a far registrare un surplus sono state parte del Triveneto e il Nord della Sicilia, precipitazioni intorno alla media su alcune zone del Levante Ligure, dell’Alta Toscana, del Lazio Centro-Meridionale e della Calabria.
Conclusioni: la primavera 2021 è quindi risultata più fredda del normale soprattutto sul Centro-Nord della Penisola e soprattutto nella sua parte centrale (Aprile); a ciò, però, non ha corrisposto una piovosità elevata soprattutto nella prima parte (Marzo) e in particolare sul Centro-Nord Italia a causa della mancanza del passaggio di perturbazioni atlantiche tipiche per quel periodo e di una maggior invadenza della fascia subtropicale sul Meridione e sulle Isole Maggiori a fine stagione (Maggio). (G.G.)