Riepilogo sui FORTI TEMPORALI di mercoledì 03 novembre – ecco quanto accaduto in 24 ore di continuo MALTEMPO sul LAZIO
Pubblichiamo l’intero rapporto di quanto accaduto durante i temporali di mercoledì 03 e le prime ore di giovedì 04 novembre.
Una vasta saccatura atlantica nella prima settimana di novembre è iniziata a distaccarsi dalle latitudini più settentrionali del continente europeo.
Avvicinandosi da NW ai comparti del Bassopiano Francese agli inizi del mese tra il 31 ottobre ed il 1° novembre, progredendo dapprima sul Golfo di Biscaglia a Nord della Spegna mediante un ingresso del flusso atlantico verso le aree centrali europee.
Flusso principale dislocato in seguito lungo i meridiani fino a raggiungere in conclusione il Mediterraneo occidentale dove continuerà ad esercitare i suoi effetti mediante dell’instabilità da una goccia fredda in isolamento alle quote superiori.
Le regioni centrali tirreniche nella giornata di mercoledì 03 novembre sono state interessate da due fasi temporalesche ben distinte.
Il primo setup si è avviato con delle deboli piogge sparse da Libeccio al primo mattino, con accumuli pressoché deboli sulle pianure dell’Agro Pontino e nella Ciociaria (accumuli sparsi totali compresi tra i 15-25 mm).
Nella tarda mattina/primo pomeriggio una zona di convergenza a basso livello, sottostante ad uno strato di energia convettiva prefrontale sui 1000 J/Kg acconsentirà la formazione di temporali a multicella in lenta evoluzione sulle Isole Pontine.
Le piogge più intense a carattere di rovescio hanno riguardato però solo le estreme porzioni meridionali del Golfo di Gaeta, con accumuli sopra i 50-56 mm e locali allagamenti sul litorale di Serapo, nell’area centrale di Gaeta e il mercato.
Lo scenario meteorologico al primo mattino era comunque costituito da un margine di incertezza previsionale, non trascurabile essendo i fenomeni meteorologici assai localizzati e variabili a livello locale monitorabili solo con gli aggiornamenti nel brevissimo termine.
Il potenziale convettivo risultava analogo sui bacini costieri meridionali del Lazio e parte della Campania settentrionale.
Effettivamente i temporali traslarono verso il Golfo di Gaeta, colpendo in pieno le zone del Casertano e dell’Aversano, scongiurando in questo primo momento ingenti danni da maltempo sul nostro territorio.
Oltre il confine dalla Piana di Castel Volturno e a Caserta gli accumuli pluviometrici superarono i 130–140 mm totali alle ore 13:00 circa (stando ai dati forniti dalla rete di stazioni Meteo Network) producendo danni diffusi.
Dal primo pomeriggio tale convergenza ha iniziato a presentare i primi segnali di sfaldamento, con i conclusivi fenomeni nell’entroterra tra i rilievi a Nord del Cassinate e il Matese sul complesso delle Mainarde.
Su queste zone a causa dell’effetto stau sui massicci subappenninici sono stati superati accumuli parziali di 70 mm registrati presso il Valico di Forca d’Acero dai 1538 m s.l.m. con un graduale aumento ininterrotto nell’accumulo per tutto il pomeriggio evincibile dal grafico sottostante.
Dal tardo pomeriggio seguirà una temporanea pausa dalle piogge, in attesa di un ulteriore peggioramento meteo di stampo temporalesco alla mesoscala nel corso della serata.
Il secondo setup temporalesco avrà una genesi frontale in adiacenza di un esteso fronte freddo che dalla Sardegna proseguirà in direzione E-SE con venti meridionali tendenti di continuo da Scirocco a Libeccio in rinforzo su tutti i bacini costieri della Regione.
Flussi più temperati e ricchi di umidità che hanno alimentato parte delle strutture temporalesche a MCS.
I primi temporali hanno attraversato l’Agro Romano con nubifragi localizzati sulla Capitale: dalla Tuscolana, zona Piramide, San Basilio, il III Municipio dai quartieri di Montesacro e un sottopasso allagato in zona Portuense, laddove oltre alle piogge gli anemometri della rete Meteo Lazio hanno rilevato raffiche di vento >70 km/h durante un downburst filmato da un’osservatore sul posto.
Gli accumuli di pioggia maggiori a Roma sono stati registrati in corrispondenza dei quartieri meridionali con medie pluviometriche sui 50 mm e massimi localmente oltre i 60–70 mm sui quartieri meridionali.
I fenomeni precipitativi a carattere di nubifragio si sono concentrati in modo particolare tra le province di Latina e Frosinone con picchi oltre i 100 mm e nuclei temporaleschi a fondo scala con rain rate orari oltre i 200 mm.
Più indici di instabilità atmosferica erano favorevoli alla genesi di temporali intensi a supercella capaci di generare fenomeni violenti quali: grandinate di medie o grandi dimensioni, raffiche di vento e tornado.
Purtroppo l’entità esatta dei temporali è impossibile da determinare in assenza di una visibilità oculare della nube temporalesca, a causa del buio o quanto meno di una riflettività radiale ricavabile dal radar meteo.
In ogni caso il radar meteorologico situato sul Monte Midia in Abruzzo della Protezione Civile è riuscito a captare dei massimi di VIL (Vertically Integrated Liquid) evidenziando l’intensità ragguardevole del MCS e la probabilità grandinigena all’interno dei comulonembi (più intensi dalle ore 22:00 circa in prospicienza dei bacini meridionali del Lazio).
Dalla tarda sera una linea temporalesca fa registrare sulle province meridionali del basso Lazio più di 4.500 fulminazioni al suolo nel giro di due ore.
Sistema temporalesco quasi lineare direzionato tra la Piana di Fondi e il territorio Aurunco al confine con la Valle del Sacco.
Tra le ore 22:45 e le 23:00 una cella temporalesca rilegata allo stesso sistema a multicella subirà un rinforzo poco al largo della costa, apportando precipitazioni a carattere di nubifragio e un forte rovescio grandinigeno con danni superficiali a pergolati, persiane in plastica e leggere ammaccature sulle autovetture in sosta.
Non escludendo danni alle aziende agricole locali per gli accumuli ragguardevoli segnalati nelle località periferiche di Selvavetere e la zona San Raffaele.
Le stazioni meteorologiche situate presso il comune di Fondi hanno registrato accumuli di pioggia sui 100 mm circa con tassi d’intensità orari ≥200 mm/h sottostante al temporale.
Grazie al rapido passaggio del fronte direzionato verso EST-SE abbiamo schivato accumuli evidentemente maggiori evitando danni più ingenti ed estesi sul territorio completamente saturo.
Allagamenti circoscritti sono stati segnalati nel centro storico di Fondi: Corso Appio Claudio, Via delle Fornaci e in Via Stazione.
Sulle strade di Itri (LT) in zona San Gennaro l’improvviso apporto precipitativo ha prodotto una frana distaccatasi dalla contrada di Campiglioni da zone collinari già fortemente dissestate dai recenti incendi boschivi intercorsi di continuo nella scorsa stagione estiva.
Nelle fasi conclusive piogge a carattere di nubifragio hanno poi imperversato in maniera isolata sulle alture della Valle del Sacco e il Cassinate senza però importanti criticità idrogeologiche.