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Analisi meteo

SPECIALE IMMACOLATA: sotto la neve, con freddo INVERNALE e BIG SNOW da giovedì

Una serie di perturbazioni alimentate da aria fredda artica valicheranno la dorsale alpina, raggiungendo l’Italia settentrionale e centrale da metà settimana.

All’altezza delle Isole Britanniche è attivo un profondo vortice depressionario, in un baricentro avente minimo a 957 hPa con venti circostanti tempestosi superiori ai 120 km/h e raffiche oltre i 150 km/h.
La discesa di aria artica sul bacino del Mediterraneo sarà implicata proprio da questa figura barica, definibile “esplosiva” essendo l’approfondimento e l’intensificazione del sistema ciclonico molto rapido con un crollo della pressione atmosferica di circa 18-20 hPa in meno di 24 ore.

Forti venti in alta quota e molto freddi saranno veicolati sul Mediterraneo occidentale e porteranno alla genesi di una perturbazione secondaria tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno da mercoledì notte.

Tuttavia i venti durante la festività dell’Immacolata sul nostro territorio regionale proverranno da Scirocco, tendenti a Libeccio dal pomeriggio e saranno altamente umidi e più temperati in prossimità del suolo.
In questa prima fase del peggioramento sulle regioni settentrionali nevicherà ai livelli pianeggianti della Pianura Padana, mentre l’aria risulterà piuttosto mite con valori termici in leggero aumento nelle ore diurne sulle regione centro-meridionali italiane.
Mentre inizieranno a calare gradualmente le temperature solo dalla serata di mercoledì, man mano che la perturbazione avanzerà da Nord-Ovest verso Sud-Est e le aree tirreniche.

Sarà una giornata quella di mercoledì 08 dicembre altamente nuvolosa, qualche timida schiarita riguarda le zone interne appenniniche nella tarda mattina e il primo pomeriggio, seppure aumenterà rapidamente la copertura nuvolosa con la rotazione delle correnti Libecciali da Sud-Ovest.
Cambio di circolazione che farà approdare delle piogge da debole a moderata intensità dalle zone costiere in estensione all’entroterra nell’arco del pomeriggio.

In serata non si escludono dei temporali localizzati dalle coste all’entroterra del Lazio meridionale sui rilievi del Cassinate e della Valle di Comino.

Le nevicate si avranno inizialmente sopra i 1.550-1.600 metri, con quota neve in calo al di sotto dei 1.100 metri solo nel corso della notte.
Accumuli parziali al suolo generalmente deboli o moderati solamente in alta montagna.

Da giovedì 09 dicembre irromperà l’aria più fredda, con precipitazioni meno organizzate e a carattere sparso sulle province orientali di Rieti, sui rilievi romani (Monti Simbruini), della Ciociaria e la Val Comino.

Le precipitazioni nelle zone montane interne seppure intermittenti da deboli o al più moderate saranno persistenti per tutta la giornata.

Oltre i 1.000 metri nevicherà, con accumuli totali che potranno raggiungere perfino i 45-50 cm sui complessi dei Monti Ernici e delle Mainarde al confine con il Molise e l’Abruzzo meridionale.
Deboli nevicate sono attese in seguito sulle zone alto collinari tra gli 850-900 metri su tutti i complessi preappenninici, compresi i rilievi meridionali dei Lepini e Aurunci, incluse le cime del Monte Cairo nel Cassinate.

Venerdì 10 dicembre non mancheranno delle schiarite al primo mattino.

Dopodiché i flussi Nord-Atlantici continueranno a destabilizzare le condizioni meteorologiche con nuvole e altre piogge associate a dei temporali.
Fenomeni temporaleschi che potrebbero concentrarsi dal tardo pomeriggio/sera sulle coste della Maremma Laziale e sui bacini costieri meridionali.
La quota neve potrebbe raggiungere i livelli alto collinari dai 750-800 metri: sulle alture settentrionali del Viterbese a Nord di Bolsena, con fiocchi sull’Alta Sabina, compresi i Monti Lucretili, Prenestini e le sommità dei Colli Albani.
Deboli nevicate potranno insistere analogamente sui massicci preappenninici del Lazio meridionale dagli 800 metri.

TENDENZA PER IL WEEKEND

Nella giornata di sabato la saccatura atlantica evolverà in una goccia fredda, che probabilmente rimarrà stazionata sul bacino del Mediterraneo mantenendo le temperature fredde almeno fino alla prima parte di domenica.

Da domenica pomeriggio un promontorio di alta pressione guadagnerà più spazio sull’Europa occidentale, traslando verso l’Italia dagli inizi della prossima settimana in uno scenario meteorologico da delineare nei prossimi aggiornamenti per una maggiore attendibilità.

Per tutti i dettagli si rimanda ai bollettini nel breve termine e ai nostri canali social.

 

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.