CICLOGENESI ESPLOSIVA sull’ATLANTICO punta verso L’EUROPA, ecco con quali ripercussioni meteo sul MEDITERRANEO
Una ciclogenesi esplosiva sta interessando l’estremo Nord-Atlantico, colpendo le coste meridionali dell’Islanda con venti tempestosi e intense precipitazioni nevose.
Quella che si vede dal satellite Aqua della Nasa è una circolazione ciclonica in un minimo di bassa pressione crollato di circa 45-50 hPa solo nelle ultime 24 ore (giunto in definitiva a 928-930 hPa).
Le raffiche di vento circostanti alla depressione extratropicale superano i 160 km/h con temperature gelide.
La tempesta sta transitando al momento sull’Atlantico ed entro la serata di giovedì 10 febbraio scendendo di latitudine perderà intensità, approdando verso le coste settentrionali del Regno Unito.
Ulteriori impulsi perturbati sinottici scorreranno lungo la cresta del promontorio di alta pressione, che progredirà verso il Mediterraneo orientale entro la giornata di venerdì.
Il transito residuale della tempesta colpirà il Mar del Nord portandosi a ridosso dell’Europa centrale e le Alpi entro il fine settimana.
Assisteremo probabilmente ad un allentamento del campo barico delle Azzorre con leggere infiltrazioni fresche a ridosso delle Alpi.
Si addenserà della nuvolosità sui mari occidentali italiani con un debole richiamo umido meridionale per l’avvicinamento di una perturbazione.
Sulle regioni centro-meridionali tirreniche da sabato 12 febbraio l’aumento della nuvolosità potrà causare delle deboli piogge isolate e di breve durata nelle zone interne peninsulari.
Sarà solo il preludio di un nuovo e modesto peggioramento invernale, che potrebbe riguardare tutta l’Italia agli inizi della prossima settimana.
Seguiranno tutti i dettagli nel prossimo approfondimento nella sezione analisi.