Ultima perturbazione di FEBBRAIO? Non è ancora detto – Resoconto NEVE e PIOGGIA delle ultime ore
Passata la perturbazione di questa seconda decade di febbraio scopriamo cosa è accaduto e come evolverà il tempo nei prossimi giorni.
Il fronte freddo della perturbazione atlantica è transitato questa mattina a ridosso del Mar Tirreno, lambendo soprattutto i bacini costieri del Lazio e della Campania settentrionale.
Non sono mancati dei temporali, immortalati dai quartieri settentrionali della Capitale:
Fenomeni temporaleschi che nel corso della mattinata hanno impattato sul Lazio Meridionale, con piogge forti a carattere di rovescio e nevicate con accumuli deboli in montagna.
Le precipitazioni solide al di sotto dei 1700 metri di altezza a causa delle temperature positive si sono riversate al suolo sotto forma di graupel o neve mista a pioggia (ripresa sul Monte Livata).
Differentemente è accaduto dai 1.800 metri, laddove i termometri erano al di sotto dei 0°C con rovesci nevosi più consistenti.
Nei comprensori di Campocatino e Campo Staffi (FR) è stato richiesto anche l’intervento dei mezzi spazzaneve visibili dalla webcam nel pizzale della località sciistica di Guarcino.
Interessante notare come durante le precipitazioni più intense il calo delle temperature registrato in alta montagna è stato di circa –4/-5°C nella variazione generale rispetto alle scorse 24 ore.
Gli accumuli nevosi sui principali comprensori sciistici regionali sono stati deboli tra i 5-10 cm.
ACCUMULI DI PIOGGIA REGISTRATI
L’apporto pluviometrico giunti alle ore 12:00 di martedì 15/02 possiamo quantificarlo maggiormente sulle aree Sud-orientali di Roma, dai Castelli al Frusinate.
In queste sezioni provinciali a causa dei temporali gli accumuli sono stati moderati ≥40–50 mm; con picchi di 60 mm tra Palestrina (RM) – Colle Martino e nel Cassinate nel comune di Cervaro (FR) in località Monte Trocchio.
Fortunatamente non sono state segnalate criticità degne di rilievo sul territorio.
Il passaggio perturbato seppur modesto possiamo ritenerlo fondamentale, soprattutto per le regioni settentrionali italiane, vista la gravosa situazione di siccità registrata dagli inizi della stagione invernale su buona parte della Pianura Padana, con la neve tornata perfino in pianura sulla Valle del Po occidentale tra Piemonte e Lombardia.
TENDENZA METEO GENERALE
Tuttavia il minimo depressionario in isolamento perderà intensità allontanandosi velocemente verso il Meridione.
Residui e brevi rovesci potrebbero riguardare le coste tirreniche e l’entroterra della Toscana, Lazio e Campania fino alla tarda serata di martedì 15 febbraio.
Da mercoledì 16 l’anticiclone delle Azzorre riporterà i suoi massimi sul Mediterraneo occidentale, rimanendo posizionato sull’Italia almeno fino agli inizi del prossimo weekend, con temperature in aumento oltre la media climatica di circa 10°C da giovedì.