Gennaio 2022: inizio dell’anno molto secco e poco freddo!
Come è stato Gennaio 2022? Con i dati dell’ISAC-CNR e della rete amatoriale di Meteonetwork facciamo una breve analisi sul mese invernale per eccellenza
Il primo mese dell’anno secondo i dati dell’ISAC-CNR è stato più caldo del normale (anche se non di molto e con notevoli differenze da Nord a Sud) ma soprattutto molto secco.
Le temeprature medie sono state più alte rispetto ai valori medi trentennali di +0,55°C. Temperature fortemente sopra le medie sul Nord-Ovest e sull Alpi, sul resto della Penisola le temperature sono state in genere in media o leggermente al di sotto; temperature nella norma in Sardegna e sotto la media sulla Sicilia Orientale.
Le temperature minime sono state più alte di +0,12°C rispetto alle medie trentennali. Temperature sopra la media soprattutto tra Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Trentino-Alto Adige ma anche tra Bassa Lombardia, Basso Lazio, Cilento e Irpinia; valori sotto al media tra Friuli, Veronese, Marche, Abruzzo, Salento, Calabria Centrale, Est Sicilia e Sardegna; altrove temperature intorno ai valori medi mensili.
Le temperature massime hanno fatto registrare un’anomalia positiva di +0,98°C rispetto ai valori medi. Temperature sopra la media su tutto il Centro-Nord e più marcatamente sulle Alpi e sul Nord-Ovest; valori intorno alla media, o leggermente superiori, sul Sud e sulla Sardegna e sotto la media sulla Sicilia.
Le precipitazioni sono state inferiori alla media del 65%. In particolare, il mese è stato praticamente secco sul Ponente Ligure, sul Piemonte, sulla Valle d’Aosta, sull’Alto Adige, sull’Alta Lombardia, sul Nord-Ovest della Sardegna e sul Sud della Sicilia; piovosità sopra la media unicamente sulla Romagna, sull’Urbinate, sul Basso Molise, sul Barese e sulla Sicilia Tirrenica.
Conclusioni: mese caratterizzato dalla presenza dell’alta pressione specie ad Ovest della Penisola con conseguenti, e frequenti, correnti dai quadranti settentrionali ma, come detto, in regime pressoché anticiclonico e non particolarmente fredde salvo fugaci episodi più freddi sul Medio-Basso Adriatico. Solo nella prima decade si è assistito al transito di un paio di perturbazini atlatiche. Per questo motivo la piovosità è stata scarsa specie sui settori settentrionali e tirrenici maggiormente protetti dell’alta pressione e sotto vento alle correnti prevalenti del mese; le temperature sono risultate più alte nei valori massimi a causa del frequente soleggimento e soprattuto sul Nord dove non sono mancati episodi favonici mentre le minime si sono rivelate più contenute e causa delle frequenti inversioni termiche notturne. (G.G.)
