INCUBO SICCITÀ: clima secco in assenza di precipitazioni anche nel LAZIO e parte dell’ITALIA
Torna ad irrobustirsi un vasto campo di alta pressione in sede all’Europa, dopo una stagione invernale scarna di precipitazioni.
Nell’ultimo mese abbiamo avuto modo di osservare la situazione del Fiume Po sulle pianure settentrionali italiane a livelli oggigiorno critici per la siccità.
Le continue ondate alto pressorie, oramai al termine della stagione invernale e le prime settimane primaverili, non vanno a favore dei nostri affluenti principali.
A risentirne pesantemente gli effetti anche la flora sui territori laziali di montagna, minacciati di recente e anticipatamente da alcuni incendi boschivi segnalati da più località montane del Lazio.
Nel Lazio i livelli idrometrici risultano in costante calo.
Osservato speciale il Lago di Bracciano (RM) dove il livello del bacino risulta più basso del solito come nel 2017.
Il bilancio pluviometrico nelle prossime settimane sarà pari a zero se dovesse proseguire a lungo questa siccità, per tutto ciò oggi l’andamento dell’altezza idrometrica è correlata alle precipitazioni del tutto assenti.
Essendo presenti sul territorio centrale italiano anomalie ampiamente negative in termini di precipitazioni.
Non sono da meno gli affluenti principali: il Fiume Tevere, Liri-Garigliano e Fiume Sacco ai minimi storici dal 2017 con una portata ridotta ad un terzo.
ANDAMENTO NEL PROSSIMO MESE
Stiamo vivendo un’eccezionale ondata di siccità con scarti termici mensili solo nel mese di febbraio con una media di circa +1.60°C ad accezione delle due Isole Maggiori.
Piuttosto irrisorie le precipitazioni soprattutto lungo la Val Padana e su gran parte dei bacini tirrenici centrali peninsulari, dove purtroppo le anomalie nel lungo termine sembrerebbero riconfermarsi almeno fino ai primi giorni di aprile.
Gli ultimi giorni di marzo e i primi giorni di aprile proseguiranno miti e alquanto secchi.