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Analisi meteo Meteorologia

Irruzione fredda sull’Italia: nevicherà anche a Roma?

Facciamo il punto della situazione sulle possibilità di una nevicata a Roma durante questa irruzione di aria fredda sulla nostra Regione e sul centro-Nord Italia

In tanti si stanno chiedendo, come in ogni irruzione di aria fredda sull’Italia e sul Lazio, specialmente con l’inizio delle prime nevicate in montagna e poi in collina, se la neve raggiungerà Roma, la Città Eterna. Vedere Roma innevata è sempre uno spettacolo, un sogno ad occhi aperti che di recente abbiamo potuto ammirare diverse occasioni, specialmente il 12 febbraio 2010, il 3-4-10-11 febbraio 2012 ed il 26 febbraio 2018 (febbraio si conferma essere il mese propizio per le nevicate più abbondanti su Roma) e che tanti auspicano di vedere ancora una volta.

Neve a Roma: quali le ipotesi?

Abbiamo analizzato la situazione e alla risposta “nevicherà a Roma in questo peggioramento?” abbiamo la risposta: purtroppo per vedere la Capitale ammantata di bianco dovremo aspettare una nuova irruzione di aria fredda, sono troppi i tasselli che mancano per poter assistere a fenomeni nevosi su Roma, anche deboli o coreografici. Ci sono delle piccole possibilità, ma niente che ci faccia dire “sta arrivando la neve a Roma”.

Gloriosa neve a Roma nel febbraio 2018

Ecco perché non potrà nevicare a Roma

In primis, l’assenza di termiche consistenti: non c’è una scienza esatta per definire quali sono le termiche (le temperature in quota, specialmente quelle a 850 hPa e quelle a 500 hPa, le quote principali che noi prendiamo come riferimento per le analisi, sono le temperature che si riscontrano a quel livello barico, 850 hPa sono circa 1400/1500 metri, 500 hPa sono circa 4900/5100 metri sul livello del mare) per dire “con questi valori nevicherà a Roma”. Ci sono state infatti irruzioni in cui non è bastato avere una temperatura di -11°C a 850 hPa per portare neve a Roma (fine dicembre 2014), oppure irruzioni in cui sembrava ci fossero tutti i tasselli adcatti (fine febbraio 2005, fine febbraio 2013) o irruzioni, di tutt’altro spessore, in cui è bastata una temperatura di -3°C alla medesima quota isobarica, per portare una storica nevicata su Roma, come nel burian del febbraio 2012. In questa irruzione fredda, pur se significativa, non arriveremo mai ad un livello termico sufficiente per sperare nella neve a Roma.

C’è però un altro appunto da fare in merito: non sempre le temperature alle varie quote, sono indicative al 100% per analizzare una possibile situazione di neve a bassa quota, perché non è l’unico fattore da tenere in considerazione. Dobbiamo infatti osservare anche i venti, la pressione (depressioni troppo profonde possono richiamare troppa aria secca, umida, possono generare troppo vento…), la dinamica, l’orario di arrivo delle correnti più fredde in concomitanza con le precipitazioni.

Questa sera ci sarà un primo tentativo di neve a quote molto basse sul Lazio e sulla provincia di Roma, in quanto (grazie alla -35 a 500 hPa) potrebbe esserci il rischio di locali episodi nevosi a quote piuttosto basse, circa 300 metri, in modo particolare nella zona dei Castelli Romani, nel basso viterbese e in Sabina. Roma assisterà molto probabilmente a nuovi fenomeni di grandine e/o graupel, appare molto difficile ipotizzare in qualche fiocco di neve per vari motivi, uno fra tutti le alte temperature di partenza. Per assistere a locali episodi di neve su Roma avremmo dovuto avere questo passaggio magari al termine di una notte con poco vento, ma il freddo sta arrivando dopo una giornata con temperature che hanno superato i 12 gradi. In meteorologia questo non è sempre scontato, ma stasera non riteniamo plausibile.

Una delle occasioni migliori invece potrebbe esserci domani sera, con una dinamica molto simile, anche se avremo termiche meno basse di stasera (circa -3 a 850 hPa, -30 a 500 hPa) ma avremo una profondissima area di bassa pressione su Ponza, con valori barici che addirittura potrebbero toccare i 985 hPa. In parole tecniche, l’altezza delle quota di 850 hPa, normalmente sui 1450 metri, sarà un pochino più bassa (circa 1350) e lo stesso vale per le altre quote, quindi riusciremo a “rosicchiare” un grado in meno alle varie quote, è come se ci fosse leggermente più freddo. In parole povere, grazie alla presenza della bassa pressione in posizione favorevole, avremo precipitazioni localmente di moderata-forte intensità con temperature pochi gradi al di sopra dello 0.

Domani sera profondo vortice di bassa pressione poco a Sud del Lazio – Meteociel.fr

C’è la possibilità che i valori massimi domani a Roma siano non superiori ai 6/7 gradi, sicuramente un dato da tener conto per quando potrebbero arrivare precipitazioni più intense, perchè con i temporali abbiamo un “rovesciamento” del freddo dagli alti strati al suolo, provocando rapidi sbalzi termici. Ma non abbiamo la certezza che domani, nella fascia 18-24, avremo precipitazioni forti, alcuni modelli mettono accumuli sui 10-20 mm su Roma, altri invece appena pochi mm. Sicuramente è una finestra temporale da tenere in considerazione, ma anche qui le possibilità sono poche.

Sabato avremo una situazione molto simile, con ritornante instabile da est e termiche ancora buone su Roma e provincia (-3/-4 a 850 hPa) e vista la configurazione, sussiste la possibilità di fenomeni convettivi pomeridiani. Anche sabato, come domani, le temperature massime su Roma potrebbero essere non superiori ai 6-7 gradi. E’ un’occasione molto interessante da tenere in seria condiserazione, ne riparleremo nel dettaglio domani con altri post sulla pagina, mentre da domenica avremo valori termici in quota in aumento, ma le temperature massime saranno inferiori alla media stagionale fino a lunedì.

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Leonardo Orlandi