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Meteorologia

Le masse d’aria che caratterizzano l’andamento dell’Inverno meteorologico in Italia

Ecco alcune linee guida per definire le principali masse d’aria che caratterizzano la stagione invernale in Italia

Cos’è una massa d’aria?

Le masse d’aria in meteorologia si definiscono come una porzioni d’aria con le medesime caratteristiche fisiche; queste a seconda del loro movimento e della loro genesi, determinano il cambiamento o meno delle condizioni meteorologiche in un determinato territorio.

Una massa daria è definita da precise caratteristiche fisiche, fondamentalmente da temperatura, umidità e pressione. La direzione delle masse daria è determinata dalla corrente a getto e dai venti che la caratterizzano. Le masse daria possono essere calde, fredde, umide o secche e possono essere influenzate da fattori come la latitudine e l’emisfero in cui si trovano. Durante la stagione invernale le masse daria possono spostarsi dalle loro zone d’origine per interessare le latitudini più meridionali e determinando le perturbazioni.

Queste le principali masse d’aria che caratterizzano la stagione invernale in Italia.

  1. artico-marittima
  2. polare-marittima
  3. artico-continemtale
  4. polare-continentale

Le tipologie di masse d’aria che caratterizzano l’Inverno

    1. aria artico-marittima

      Irruzione d’aria artico marittima – 7 febbraio 2013 – reanalisi Meteociel.fr

      L’aria artico-marittima è una massa d’aria fredda che si forma nelle regioni artiche oceaniche sopra il mare. Ha uno spessore di circa 4000 metri, quindi influenza anche gli strati più bassi dell’atmosfera (noi ci troviamo in una zona dell’atmosfera chiamata troposfera, che è appunto lo strato più basso).

      Questa massa daria è caratterizzata da temperature molto basse e umidità relativa bassa. Queste masse daria possono influenzare direttamente le condizioni meteorologiche in molte parti del mondo, come nellEuropa settentrionale, in Asia e nelle Americhe.

      In Italia: L’avvezione di una massa d’aria artico marittima è scaturita principalmente per l’elevazione verso nord in pieno oceano atlantico dell’anticiclone dell’azzorre. In questo frangente, l’aria fredda scendendo di latitudine si incanala nella valle del Rodano (Francia),da dove si getterà.Questo tipo d’aria può generare nevicate a bassa quota soprattutto al centro-nord.

    2. aria polare-marittima


      Irruzione d’aria polare marittima – reanalisi Meteociel.frL’aria polare marittima si genera nelle regioni polari oceaniche: si genera nella porzione settentrionale dell’oceano Atlantico tra le regioni di Labrador e Terranova in Canada. Questa massa daria è caratterizzata da temperature molto basse ed umidità relativa alta.

      In Italia: L’aria polare-marittima si getta dalla Valle del Rodano o di Carcassona, provocando ondate di maltempo intenso. Genera forti venti di maestrale,a volte può aggirare le Alpi e alimentare il vento chiamato Foehn (vento di caduta secco) sulle regioni settentrionali, che può far salire la temperatura anche di 10 gradi in poco tempo. Inoltre passando sull’oceano atlantico viene rimescolata e quindi si può affermare che ha caratteristiche ibride.

    3. aria artico-continentale

      Irruzione d’aria artico-continentale – 27 febbraio 2018 – reanalisi Meteociel.fr

      L’aria artico continentale, trova la sua genesi nelle regioni artiche del continente Russo-Siberiano (nello specifico nella zona della Steppa). Presenta caratteristiche fisiche piuttosto particolari, come uno spessore verticale più consistente (3000-6000 metri a seconda delle configurazioni), mantenendo più facilmente le sue peculiarità di “freddo” fino al suolo (per questo si definisce aria pellicolare).

      Questa massa d’aria nella sua regione d’origine determina condizioni di stabilità atmosferica associate a temperature gelide;
      In Italia: 
      L’aria artico-continentale è foriera di nevicate a quote collinari e pianegganti; sul nostro paese l’arrivo di questa massa d’aria è determinato dall’anti-zonalità della circolazione atmosferica (scambi meridiani e limitata differenza di geopotenziali tra medie ed alte latitudini); nei casi più eclatanti di avvezione di questa massa d’aria si crea una configurazione denominata Ponte di Voejkov: l’aria gelida trovando una zona d’alta pressione fino alla Scandinavia (creando un vero e proprio arco), compie un moto retrogado muovendosi da est verso ovest causando imponenti ondate di gelo sul vecchio continente. Un esempio del ponte di Weikoff e quindi dell’arrivo di aria artico-continentale nel nostro paese si è verificato nel mese di febbraio 2018 quando nevicò persino a Roma e Napoli.

       

    4. aria polare-continentale

      Irruzione d’aria polare-continentale, proveniente dal continente Russo – reanalisi Meteociel.fr

      L’aria polare-continentale scorre ad una latitudine compresa tra il 50° fino a raggiungere il Circolo Polare Artico. Ha origine dunque sul continente Russo e rispetto all’aria artico-continentale presenta caratteristiche molto differenti: infatti se da una parte risulta più fredda rispetto a quella citata pocanzi, ha uno spessore verticale molto più ridotto (circa 1500 metri).
      In Italia: Questa massa d’aria raggiunge la nostra penisola sospinta solitamente dall’anticiclone Russo (anticiclone termico situato sul comparto Russo-Siberiano).

Andrea Barchiesi