I temporali: cosa sono e come si formano questi fenomeni atmosferici
Affascinanti ed al tempo stesso pericolosi: andiamo a scoprire insieme i processi che portano alla loro formazione e come vengono classificati.
Processo di formazione
I temporali sono fenomeni atmosferici che si generano a partire da imponenti nubi che si sviluppano in verticale (cumulonembi) e sono accompagnati spesso da forti precipitazioni, fulmini e vento.
Alle medie latitudini i cumulonembi si formano soprattutto in estate ed a ridosso dei rilievi montuosi (dove è favorita la convezione), in presenza di forte riscaldamento del suolo per il sollevamento di masse d’aria calde e umide (termiche) in atmosfera instabile, ovvero quando si è in presenza di una forte diminuzione di temperatura salendo di quota (elevato gradiente termico verticale).
Sollevandosi l’aria si raffredda adiabaticamente (senza scambi di calore con l’aria circostante) ed il vapore acqueo presente in essa condensa iniziando a formare queste nubi la cui sommità, nello stadio di piena maturazione, forma la caratteristica incudine, che può raggiungere anche i 10000 metri di quota (limite della troposfera).
All’interno di queste nubi sono presenti correnti ascensionali molto forti e turbolenza per cui le gocce d’acqua urtano tra di loro unendosi per coalescenza; una volta diventate abbastanza grandi da superare le correnti ascendenti cadono per la forza di gravità, generando pioggia o anche grandine, in quanto nella parte alta di queste nubi, sono presenti cristalli di ghiaccio che si aggregano e vengono parzialmente fusi e ricongelati proprio per il loro movimento all’interno delle nubi.
Urtando tra loro le goccioline d’acqua ed i cristalli di ghiaccio si caricano elettricamente generando due poli (positivo e negativo), fino a quando la tensione accumulata supera la resistenza elettrica dell’aria, dando così origine ai fulmini, che possono raggiungere il suolo diventando un pericolo per le persone.
Struttura dei temporali
Un temporale è formato da cosiddette celle convettive, le quali possono essere isolate o raggruppate:
- Temporali unicellulari: formati da una sola cella convettiva, hanno di solito durata limitata.
- Temporali multicellulari: formati da più celle convettive raggruppate con durata da 1 a 3 ore circa.
- Temporali a supercella: formati da un’unica grande cella rotante; sono i più pericolosi in quanto posso dare origine ai tornado.
Tipologie di temporali
- Temporali frontali: all’interno del fronte freddo di una perturbazione si può assistere alla formazione di cumulonembi. L’aria fredda essendo più densa e pesante si incunea sotto quella calda, la solleva repentinamente e contribuisce a rendere instabile l’atmosfera. Questi tipi di temporali si possono formare a qualsiasi ora del giorno e della notte.
- Temporali convettivi: si formano per sollevamento di aria calda dal suolo riscaldato dal sole. Se l’aria è abbastanza umida e instabile, la corrente ascendente può iniziare a formare le nubi (cumuli). Se l’atmosfera si presenta instabile allora i cumuli si ingrossano fino a formare i cumulonembi che danno origine ai fenomeni temporaleschi. Questo tipo di temporali avviene soprattutto in estate ed a ridosso dei rilievi montuosi, dove l’ostacolo orografico favorisce il sollevamento forzato delle masse d’aria lungo i pendii, ragion per cui sono anche chiamati temporali di calore o orografici.