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Analisi meteo

Proiezione stagionale per l’Estate 2023: una stagione a due velocità

La proiezione ufficiale per l’Estate 2023: stagione che potrebbe presentare due facce, ecco perché

Condizione media più probabile

  • Temperatura: Sopra la media
  • Precipitazioni: Vicine alla media
  • Pattern: anticiclone groenlandese, promontorio atlantico, zonale (1)

Analisi sintetica per la proiezione stagionale dell’Estate 2023

L’estate 2023 con maggiore probabilità chiuderà con un bilancio termico positivo, quindi con temperature sopra la media. Non sembra però vi siano le condizioni per l’instaurarsi di forti e persistenti anticicloni subtropicali, per i seguenti motivi:

L’indice “Global Atmospheric Angular Momentum” (GLAAM) da molte settimane e ancora per le successive viene visto rimanere sopra la media.

Ciò può essere forzato dall’El nino in arrivo, che come già più volte detto nelle proiezioni primaverili gioca un ruolo sulla circolazione. Valori sopra la norma di momento angolare possono indicare una circolazione emisferica improntata a una distribuzione zonale delle anomalie, sfavorendo invece quelle meridiane, il che vuol dire che sarà più probabile osservare le alte pressioni distese lungo i paralleli che lungo i meridiani, secondo uno scenario non dissimile da quello vissuto in questo Maggio e nei primi giorni di Giugno, come nella carta sottostante.

Si noti l’anticiclone al suolo (linee bianche) disteso tra il mar del Labrador e la Scandinavia, dunque esteso lungo i paralleli

 

Questo elemento non depone a favore di intense ondate di calore, con l’anticiclone delle Azzorre favorito su quello africano. La Madden inoltre potrebbe portarsi spesso nelle fasi medio-alte, sempre in conseguenza del fatto che acqua calda nelle prossime settimane andrà ulteriormente accumulandosi sul Pacifico orientale accompagnata da indebolimento/inversione degli alisei

La Madden potrebbe dunque portare lo scenario dal regime zonale, con corrente a getto ad alta latitudine, a bassa latitudine con anticicloni distesi tra la Groenlandia e le Svalbard in un contesto comunque di distensione prevalentemente zonale delle anomalie di pressione. Sarà in tal frangente che la fascia anticiclonica subtropicale potrà portarsi più a nord, e aria calda di natura africana potrà essere richiamata sull’Europa centrale ad alimentare gli anticicloni polari, ma si tratterebbe di fasi di caldo temporanee a precedere break estivi. Non è da escludere anche un episodio di caldo intenso specie nei mesi di Luglio e Agosto, ma comunque si tratta di una situazione non propensa a ondate di calore persistenti (di oltre 7-10 giorni).

Maggiormente nel mese di Luglio la fase 6 della Madden potrebbe favorire anticicloni groenlandesi più bassi, con possibili passaggi ad Atlantic Ridge. Questo in genere si accompagna a depressioni estese tra Scandinavia ed Europa occidentale, e l’alta pressione africana potrebbe fare visita sul Mediterraneo col carattere di persistenza di alcuni giorni di cui si parlava precedentemente.

Anche le acque tropicali atlantiche e indiane non sembrano deporre per dei monsoni particolarmente forti, in grado di portare l’ITCZ eccessivamente a nord.

Le temperature degli oceani risultano generalmente sopra la media e questo indebolisce il divario di pressione tra il mare e la terraferma responsabile della formazione dei monsoni.

Anomalie di temperatura superficiale dei mari e degli oceani – 14 Giugno 2023

In sintesi, dopo una prima parte d’Estate secondo i canoni (piogge e temperature vicine alla norma) ci si può aspettare specie tra fine Giugno e le prime due decadi di Luglio l’arrivo di un clima estivo a pieno regime e con fasi di caldo anche accentuato (non è da escludere qualche punta di temperatura molto sopra la media) in grado di protrarsi per più tempo ma non sembra probabile che possano protrarsi per più di 7-10 giorni, alternate a delle rinfrescate.

Nella seconda parte dell’Estate il clima si potrebbe fare più variabile, eventuali fasi di temperature anche abbondatemente sopra la media, sarebbero rapide. Non dovrebbero mancare break temporaleschi specie in Agosto. Il mese di Luglio potrebbe dunque risultare il più stabile e caldo dei 3 mesi estivi.


Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4:
    anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente linkhttps://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts 
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio.
    Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche. I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla GroenlandiaSe il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari, da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic RidgeSe il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1 o anche prossimo allo 0, è lineare e l’attività d’onda è assente.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli