Pre-allerta ondata calore: Roma e buona parte Lazio centrati in pieno dal caldo afoso africano
Il solstizio dell’estate 2023 aprirà le porte ad una prima ondata di calore, con temperature ben oltre la media climatica.
Questa settimana un robusto campo di alta pressione subtropicale innalzerà i suoi massimi di caldo verso il Mediterraneo occidentale, inglobando dal Nord Africa buona parte dell’Italia centrale e il Lazio.
Soprattutto da mercoledì 21 giugno le temperature al suolo potrebbero superare i 35–36°C in pianura, con picchi puntualmente sui 38–39°C da giovedì 22 giugno, quando avremo probabilmente le isoterme più bollenti meteo nelle prossime ore per questa prima ondata di caldo tipicamente estiva.
Non bisognerà sottovalutare la durata di tale ondata di calore, in quanto i valori termici superficiali tenderanno a superare i 32-34°C per tutta la settimana corrente, mantenendosi al di sopra della media almeno fino al prossimo weekend.
Qualche disturbo perturbato potrà verificarsi a cavallo tra venerdì e sabato, con fenomeni temporaleschi di forte intensità, che al momento dovrebbero riguardare solamente le regioni del Nord e parte del Mar Adriatico, con esclusione delle aree centrali e del Sud Italia, dove le temperature massime potranno diminuire invece di circa 3-4°C, per l’ingresso di deboli venti settentrionali connessi a una veloce perturbazione atlantica in transito tra le Alpi e la Penisola Balcanica.
Per questo motivo, in vista dell’imminente ondata di calore, il Ministero della Salute ha emesso un livello di rischio 2 per i seguenti capoluoghi di provincia regionali:
<< RISORSE UTILI CON GLI SCENARI DI RISCHIO SUL SITO DEL MINISTERO >>
In tali situazioni si consiglia di tenere monitorati i bollettini meteorologici, con gli aggiornamenti sulla seguente ondata di caldo, in quanto nei prossimi giorni gli scenari potrebbero evolvere in una situazione emergenziale di livello 3, con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio, come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.
Più prolungata è l’ondata di calore, maggiori saranno gli effetti negativi attesi sulla salute delle persone.
In meteorologia un’ondata di caldo si definisce tale quando, in un periodo di almeno cinque giorni, le temperature massime superano i 25°C, di cui almeno tre giorni con massime superiori ai 30°C.
Nei prossimi giorni sul nostro territorio regionale supereremo diffusamente i 30°C, con picchi puntualmente tra i 34–35°C almeno fino alla prossima settimana.