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Meteorologia

Prevedere l’andamento dell’Inverno sui semi dei cachi: verità o mito?

E’ possibile comprendere l’andamento della stagione invernale attraverso i semi dei cachi? O si tratta solo di una bufala?

I semi di cachi, tra profezie e bufale

Tradizioni e credenze popolari hanno spesso cercato di predire il clima invernale attraverso metodi insoliti, come l’uso dei semi di caco. Secondo questa credenza, i semi dei cachi possono preannunciare il tipo di inverno in arrivo in base alla forma del germoglio all’interno del seme. Ad esempio, un germoglio a forma di “cucchiaio” indicherebbe abbondanti nevicate, mentre una forma a “forchetta” suggerirebbe un inverno più mite, e così via. Tuttavia, è essenziale comprendere che si tratta di una tradizione popolare priva di fondamento scientifico.

 

Come è possibile dunque effettuare una stima dell’andamento stagionale?

Proiezioni a lungo termine basate sugli indici teleconnettivi

Le previsioni climatiche a lungo termine sono condotte attraverso l’utilizzo di indici teleconnettivi, che tengono conto delle interazioni complesse tra diverse regioni del mondo. Ad esempio, durante eventi come El Niño o La Niña, i centri meteorologici elaborano previsioni climatiche per determinare se la stagione in arrivo sarà più asciutta o più umida del normale.

Un esempio di un indice teleconnettivo rilevante per l’Europa è l’indice NAO, che influenza il flusso atmosferico tra il Nord Atlantico e il Mar Mediterraneo, incidendo sulle condizioni meteorologiche in Europa. Tali previsioni si basano su correlazioni statistiche tra cambiamenti meteorologici su larga scala, come le anomalie di pressione o temperatura in specifiche regioni, e le condizioni meteorologiche previste a medio e lungo termine in altre parti del mondo.

Modello di previsione ECMWF esempio

Applicazione delle proiezioni stagionali

Le previsioni stagionali svolgono un ruolo significativo in diverse aree, dalla gestione agricola alla pianificazione delle risorse idriche e alla previsione della diffusione di allergeni. Queste previsioni dipendono dalla presenza di correlazioni forti tra le anomalie di circolazione atmosferica su larga scala e le anomalie di temperatura superficiale degli oceani in regioni tropicali.

Ad esempio, il fenomeno El Niño-Southern Oscillation (ENSO) è un esempio di una correlazione significativa tra eventi climatici su larga scala che consente previsioni stagionali affidabili per il sud America. Si è visto inoltre che l’incidenza di El Nino può dare condizionamenti sull’andamento della stagione invernale (in correlazione con altri indici teleconnettivi).

E’ tuttavia importante comprendere che le proiezioni stagionali su scala continentale rappresentano ancora oggi una sfida, avendo ancora un ridotto grado di affidabilità.

Sfide e prospettive future delle proiezioni stagionali

Come anticipato poco fa, nonostante nel corso dell’ultimo ventennio le proiezioni stagionali abbiano effettivamente progredito, queste previsioni rimangono complesse e spesso soggette a incertezze, specialmente in regioni come l’Europa, influenzata da variabili diverse come l’oscillazione nord atlantica (NAO). Gli approcci di “multi-model ensemble” cercano di combinare previsioni di diversi modelli per migliorare l’affidabilità delle previsioni stagionali. La previsione statistica basata su metodi di regressione lineare e indici teleconnettivi contribuisce a migliorare l’affidabilità delle previsioni stagionali, fornendo informazioni più dettagliate su parametri come precipitazioni e temperature.

Migliorare la comprensione della variabilità climatica e sviluppare modelli climatici più accurati continuerà a essere una priorità per la ricerca meteorologica e climatica al fine di migliorare le previsioni stagionali e affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.