Tendenza meteo Ottobre 2023: ancora scampoli d’Estate dentro l’Autunno
Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento del mese di Ottobre 2023
Condizione media più probabile
- Temperatura: sopra la media
- Precipitazioni: Sotto la media
- Pattern: zonale, anticiclone groenlandese (1)
Analisi sintetica per la proiezione di Ottobre 2023
Il mese inizierà ancora caratterizzato dalla presenza di anticicloni dalle caratteristiche estive nella sua prima metà. Sin verso il 15 del mese i tipici venti occidentali (vento zonale medio) che circumnavigano la Terra si manterranno deboli. Questo favorirà frequenti rotture d’onda di tipo ciclonico responsabili di anticicloni sull’ovest della Groenlandia (regime di NAO negativa, si leggano i punti 1 e 2 delle note) con formazione di ciclogenesi atlantiche. Queste poi daranno un contributo subtropicale agli anticicloni in Europa rendendoli particolarmente caldi. Sino a metà mese saranno assenti le piogge e le temperature raggiungeranno a più riprese i 25-27 gradi diffusamente, con punte anche superiori nell’interno. è atteso dunque solo un lieve calo termico rispetto al clima pienamente estivo e del tutto anomalo dei primissimi giorni del mese.
Lo stato del vento zonale medio è evidenziato dalla mappa del NAM in sezione verticale e in funzione del tempo
Da cui si può notare come anche dopo il 10 Ottobre il NAM in troposfera venga visto persistere negativo (colore rosso nella parte bassa del grafico, sotto i 200 hpa). Il NAM negativo indica anticicloni polari e quindi i venti medi occidentali sono più deboli della norma.
Sembra possibile una ripresa della zonalità e quindi un cambio di scenario nel corso dell’Autunno, ma non ci sono elementi chiari che indichino la possibilità che tale cambiamento possa avvenire entro fine Ottobre. In tal caso, gli anticicloni si porterebbero coi massimi sull’Europa centrale e nel passaggio da una NAO negativa a positiva uno o più peggioramenti potrebbero coinvolgere l’Italia seguito da aria fredda con temperature temporaneamente sotto la media entro la fine del mese. Ciononostante le precipitazioni mensili saranno scarse (a meno di eventi localmente eccezionali attualmente imprevedibili) e veloci, le temperature medie mensili ampiamente positive (temperature settembrine anche sin verso il 20) e a dominare saranno le giornate soleggiate anche in terza decade.
La Madden-Julian Oscillation (non mostrata) sembra rimanere stabile attorno la fase 1 sin verso il 20, il che potrebbe forzare ulteriormente la circolazione per le prime due decadi del mese e portare ad una situazione bloccata, con persistenza di anticicloni subtropicali. Non è invece dato sapere ancora se e che tipo di influenza possa avere sulla terza decade.
Note:
- Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4:
anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link
https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
- I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio.
Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare.
Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche. I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia
Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari, da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge
Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1 o anche prossimo allo 0, è lineare e l’attività d’onda è assente.
DISCLAIMER:
Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco