Visione a lunga distanza: il Monte Incudine in Corsica visto da Roma, ecco la spiegazione
Il fenomeno di osservare il Monte Incudine dalla distanza di oltre 300 km dal Monte Guadagnolo vicino Roma è un intrigante esempio di come la percezione visiva possa estendersi oltre i limiti apparenti.
Nonostante la curvatura terrestre nasconda normalmente gli oggetti distanti oltre l’orizzonte, in condizioni atmosferiche eccezionali, ciò che sembra impossibile diventa realtà.
La chiave sta nella rifrazione atmosferica, un processo fisico che piega i raggi di luce mentre passano attraverso strati di aria con densità diverse. Questa rifrazione può aumentare la portata visiva oltre il limite dell’orizzonte geometrico, specie se non ostacolato da altre superfici all’orizzonte e sul mare, prendendo ad esempio il tramonto, quando il sole sembra diventare via via più grande durante il crepuscolo.
Di solito, l’atmosfera è stratificata in modo che l’aria più fredda e densa sia vicino alla superficie, con l’aria più calda sopra. La luce viaggia più lentamente nell’aria fredda che nell’aria calda, causando una curvatura verso il basso e verso la Terra, che può portare immagini di oggetti lontani sopra l’orizzonte.
Questa foto è stata scattata dal fotografo Alessandro De Benedictis durante il periodo invernale guardando verso il Mar Tirreno.
Inoltre, la visibilità è massimizzata quando l’aria è eccezionalmente chiara e priva di inquinamento o particolato atmosferico nei bassi strati, come dopo le piogge o con venti forti che hanno pulito l’atmosfera (nella maggior parte dei casi venti occidentali o settentrionali: Ponente, Maestrale o Grecale). L’illuminazione gioca anche un ruolo cruciale: al tramonto o all’alba, l’angolo di incidenza del sole può creare condizioni veramente ottimali per l’illuminazione di oggetti lontani.
RIFRAZIONE ATMOSFERICA ILLUSTRATA SEMPLICEMENTE NELLA GRAFICA
Quindi, sebbene la curvatura della Terra limiti tipicamente la visione a circa 5 km per ogni metro di altezza dell’osservatore sopra il livello del mare, le condizioni descritte possono estendere questo limite in modo significativo, permettendo avvistamenti eccezionali come quello del Monte Incudine (Corsica – 2.134 m slm) dal Monte Guadagnolo (30 km a est Roma). Questi momenti, sebbene rari, ci ricordano la meravigliosa complessità delle interazioni tra la geografia del nostro pianeta e la fisica dell’atmosfera.
Questo concetto non si applica solo per la montagna, come in questo caso, ma anche per navi o città in lontananza.