Alta pressione e minime gelide? Ecco cosa può accadere in inverno nel Lazio
Da inizio settimana sul Lazio stiamo sperimentando il fenomeno meteorologico noto come inversione termica, con gelate diffuse e termometri sottozero.
Un massiccio rinforzo dell’alta pressione in quota ha portato a temperature insolitamente basse e gelide in molteplici località del nostro territorio. Il fenomeno dell’inversione termica si verifica quando l’aria fredda, più densa e pesante, si deposita vicino al suolo, mentre l’aria più calda si posiziona sopra di essa, creando un effetto isolante che impedisce il riscaldamento dell’aria a livello superficiale durante la notte, specie in assenza di ventilazione.
Sulle aree orientali e periferiche di Roma, le temperature hanno raggiunto valori prossimi ai -1°C. Un dato non comune per una città che gode spesso di un clima generalmente mite.
Nella provincia di Viterbo, in particolare nella zona costiera di Tarquinia Lido, si è quasi toccato lo zero. Questo dimostra come il fenomeno dell’inversione termica possa influenzare variamente le temperature, anche in zone geograficamente vicine, prendendo ad esempio la località di Roma Salone del VI Municipio, dove durante le irruzioni fredde si toccano i valori termici più bassi in tutto l’Agro Romano.
Il calo delle temperature si è fatto sentire maggiormente nelle aree vallive preappenniniche, dove microclimi specifici hanno accentuato l’effetto dell’inversione termica. La Sabina Romana, i Monti Simbruini, i Lucretili, i Prenestini e i Lepini sul Lazio meridionale hanno registrato minime particolarmente basse.
Questo è un chiaro esempio di come la geografia e la topografia influenzino il clima locale.
Nell’alta Ciociaria, una zona nota per i suoi paesaggi montani e il clima più rigido, i valori termici hanno raggiunto i –5°C, coinvolgendo anche il Cassinate in questo freddo eccezionale, con le condizioni atmosferiche che possono variare notevolmente in pochi chilometri.
Le aree più fredde in assoluto sono state quelle orientali al Reatino, nel Cicolano e la Valle del Salto, con temperature che hanno sfiorato i –6/-7°C.
Posizionando frequentemente primo in classifica la piccola frazione Grotti di Borgorose (RI).
Questo conferma come l’inversione termica possa avere effetti più intensi in aree particolarmente specifiche, specialmente in quelle con caratteristiche geografiche che favoriscono il ristagno dell’aria fredda a livello del suolo.
Ci teniamo ad evidenziare l’importanza di comprendere i fenomeni atmosferici e le loro implicazioni locali, con l’ausilio di una fitta rete di stazioni meteorologiche, sottolineando la sorprendente diversità meteo-climatica della nostra regione.
Come è accaduto proprio nel Cicolano nella località di Grotti, dove le temperature a causa dell’inversione termica possono raggiungere addirittura i –10°C, formando uno spesso strato di ghiaccio nei fondovalle, che ad occhio potrebbe sembrare neve, invece no, si tratta solamente di ghiaccio perdurato nel tempo.