Capodanno all’insegna di una perturbazione atlantica, con calo termico sul Lazio, ecco i dettagli meteo
Inverno ancora in bilico, tra un’alta pressione spesso stazionaria e qualche passaggio perturbato entro fine anno.
L’alta pressione rimarrà ben compatta sul Mediterraneo occidentale almeno fino alla fine di dicembre, mostrando qualche timido segnale di cedimento solamente da sabato 30.
Tuttavia dal weekend saranno le correnti atlantiche Nord-occidentali ad avanzare verso l’arco alpino, dove nevicate abbondanti proseguiranno a più riprese.
Le regioni centrali tirreniche saranno disturbate solamente da una leggera e debole depressione in quota, che non dovrebbe causare del maltempo significativo, ad eccezione di cieli spesso nuvolosi, associati a piogge sparse da debole a moderata intensità, specialmente entro il fine settimana di San Silvestro (domenica 31 dicembre).
METEO CAPODANNO
Le piogge risulteranno più diffuse dalla tarda sera/notte di domenica su buona parte della provincia di Roma, Viterbese e bacini costieri meridionali laziali, con possibili fenomeni piovosi di forte intensità o a carattere di rovescio.
Le piogge tenderanno a protrarsi anche durante la giornata di Capodanno (1° gennaio), con piogge diffuse su buona parte del territorio regionale.
Da domenica sera al suolo affluirà aria polare più fresca e umida, pertanto le temperature dovrebbero calare lievemente, senza troppi eccessi, con una variazione termica di circa -2/-3°C rispetto ai valori precedenti.
La neve cadrà esclusivamente in alta montagna, in linea di massima dal comparto preappenninico al di sopra dei 1800-1900 metri di elevazione.
TENDENZA PROSSIMA SETTIMANA
La depressione, collocata con minimi al suolo sul Mar Ligure, continuerà a far affluire dalla nuvolosità medio-bassa su tutta la costa peninsulare tirrenica.
Agli inizi della prossima settimana, alla nuvolosità sarà ancora associata persistentemente della fenomenologia piovosa, almeno fino a martedì 2 gennaio, con un possibile temporaneo miglioramento da metà settimana.
Tuttavia la tendenza generale evidenzia ancora una bassa attendibilità previsionale.
Avremo un’alta pressione che tenderà ad asserirsi in ogni modo verso il Mediterraneo, con qualche debole disturbo perturbato in transito tra l’Europa centrale e l’Italia.