Dopo l’irruzione fredda, torna il rischio di gelate nel Lazio a causa dell’inversione termica
Temperature sottozero e fenomeni di gelata: Il Lazio affronta un brusco calo delle temperature.
L’ingresso delle fredde correnti artiche si è reso percepibile soprattutto da domenica mattina, quando, anche sulle aree vallive prossime alla pianura, con la diminuzione del vento, sono stati raggiunti valori di temperatura minima al di sotto dello zero. Sulla Tuscia Viterbese e nelle aree orientali romane, si segnalano -1.6°C e -2.0°C tra Colle Prenestino e Tor De Schiavi (zone urbanistiche orientali della Capitale).
TEMPERATURE SULLE CAMPAGNE ROMANE
Valori sottozero si registrano anche nei pressi dei Castelli Romani, in direzione di Palestrina, Valmontone e Zagarolo, con minime di -5/-6°C tra Colleferro (RM) e le valli del Ferentino, al confine con la Ciociaria. Molto freddo anche l’estremo nord-est della regione, su tutto il Cicolano al confine con l’Abruzzo, dove i termometri hanno toccato i -8°C tra la Valle del Salto e la Piana di Corvaro.
MINIME A RIDOSSO DEL CICOLANO (RI):
Queste escursioni termiche sono dovute all’inversione termica, con il rischio di gelate notturne e al primo mattino, laddove le temperature risultano al di sotto dello zero. Il fenomeno potrebbe persistere anche domenica notte e lunedì mattina, in attesa di un nuovo aumento termico nel corso della prossima settimana.