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Analisi meteo

Torna la neve col mese di febbraio? Ipotesi di ritorno del flusso atlantico verso l’Italia

Termina gennaio, con i giorni della merla tutt’altro che freddi. Le sorti della stagione invernale si giudicheranno ormai a inizio febbraio.

Continua lo scenario di blocco imposto dall’alta pressione subtropicale. Questa continua a stazionare sul Mediterraneo occidentale, estendendosi addirittura in direzione delle latitudini più settentrionali europee. Le inversioni termiche sul territorio regionale continuano a risultare marcate, e anche gelide al primo mattino. Con minime notturne puntualmente sottozero, si registrano valori di -10/-11°C sulle valli del Cicolano, -7°C sulla Piana Reatina, l’Arcinazzo Romano presso l’Altipiani Adventures Park e il Ferentino sui medesimi valori negativi.

Prosegue l’anomalia termica positiva sulle alture subappenniniche laziali.

Valori oltre lo zero in piena notte sono stati rilevati a Campocatino (FR), dove abbiamo registrato 1.4°C nelle prime ore di martedì 30 gennaio. Seppure abbiamo avuto un inizio settimana con dell’aria leggermente più fresca, a causa dell’ingresso di deboli correnti nord-orientali. Queste erano rilegate a una leggera depressione collocata sull’area balcanica. Le minime hanno toccato punte di -0.7°C al Valico di Forca d’Acero (1500 m~), -0.3°C a Campo Staffi (1.800 m~). Anche a Campo Imperatore in Abruzzo (oltre i 2100 m~) abbiamo toccato i -0.2°C. Tuttavia, le massime continuano a risultare assai elevate, con +6/+7°C al di sopra della media. Questa situazione oltre la norma proseguirà almeno fino al 5-6 febbraio, in assenza di freddo invernale e precipitazioni.

TENDENZA METEO NEL LUNGO TERMINE

L’assetto meridiano del promontorio di alta pressione dal nord Africa rimarrà stabile su buona parte del Mediterraneo. I massimi di pressione si estenderanno fino alle Isole Britanniche e parte della Scandinavia.

Uno scenario meteorologico a larga scala per l’Italia senza particolari movimenti è previsto indicativamente fino al 5-6 febbraio. Entro la fine della prima decade del mese, il flusso perturbato dall’Atlantico potrebbe irrompere sull’Europa centrale. Questo potrebbe far scorrere qualche onda perturbata anche verso la nostra penisola. Tale scenario meteo andrà analizzato in base ai futuri aggiornamenti.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.