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Analisi meteo

Addio Inverno, non senza colpi di scena per il Lazio: tra cenni di primavera e irruzioni fredde

Tra alta pressione e imminenti perturbazioni atlantiche: spiragli primaverili, mentre l’inverno astronomico giuge al termine e non vuole demordere totalmente.

La settimana sarà caratterizzata meteorologicamente da un anticiclone subtropicale che, difficilmente, si estenderà verso il Mediterraneo occidentale. L’Italia centrale sarà coinvolta solamente dalle sezioni periferiche della cresta anticiclonica; di conseguenza, su buona parte della regione, continueremo ad assistere a cieli spesso parzialmente nuvolosi, a volte accompagnati da pioviggini sparse di scarso rilievo sul territorio.

Tuttavia, le temperature subiranno un aumento di circa +3°C tra giovedì 21 e venerdì 22 marzo, periodo in cui si prevede il massimo apporto di aria calda superficiale sul Mar Tirreno, direzionata verso le coste laziali. Le temperature superficiali sulle principali pianure romane, nelle aree a ridosso della Valle del Tevere, le aree interne del Ferentino, la Valle del Sacco, del Liri e i bacini costieri sud – in particolare i settori pianeggianti – potranno registrare valori intorno ai 20°C, con picchi massimi di 23°C nelle ore centrali.

Questo porterà a una breve fase temperata dai connotati primaverili, che durerà fino alla prima parte del weekend (sabato 23 marzo).

SITUAZIONE METEO NEL CORSO DEL WEEKEND

Da domenica, una profonda depressione nord-atlantica tenderà a posizionare il suo baricentro vicino alla Francia, favorendo l’ingresso di forti venti occidentali più freschi sulle regioni settentrionali italiane. Questo porterà a un generale rimescolamento dell’aria, anche sulle coste tirreniche, a partire dalla prossima settimana. Non possiamo ancora definire le ripercussioni per le nostre latitudini o prevedere con precisione i fenomeni meteo associati a questa imminente irruzione di aria più fredda, considerando che mancano più di cinque giorni all’attuarsi di tale scenario, già simulato in più aggiornamenti dai principali modelli a larga scala. Seguiranno ulteriori approfondimenti per confermare o ridimensionare questa tendenza evolutiva.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.