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Analisi meteo

Tendenza meteo primavera 2024: primi caldi, ma incombono ancora le perturbazioni atlantiche

Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento della primavera 2024 

Condizione media più probabile
  • Temperatura: sopra la media
  • Precipitazioni: in media
  • Pattern: anticiclone groenlandese, zonale (1)
Condizione di nevosità più probabile
  • Pianura (0-300 mslm): assente
  • Collina (300-600 mslm): assente
Accumulo totale più probabile di neve
  • Bassa montagna (600-1000 mslm):  assente
  • Media montagna (1000-1500 mslm): neve molto scarsa o assente  (<5 cm)
  • Alta montagna (>1500 mslm): neve scarsa o relativamente scarsa (<10 cm, fino a 15-20 oltre 2000 metri)
Analisi sintetica per la proiezione della primavera 2024

L’avvio di primavera risulta ancora caratterizzato da una condizione di debolezza marcata dei venti medi occidentali che tipicamente circumnavigano la Terra, specie in stratosfera. Questa condizione pone le basi ancora nel mese di Aprile 2024 per un rallentamento di questi venti piuttosto frequente anche in troposfera. I venti medi occidentali più deboli della norma favoriscono la crescita delle onde di Rossby, con successiva rottura ancora sovente di tipo ciclonico probabilmente favorita anche dall’influenza de El nino, ancora presente seppur in via di esaurimento.

Scenario 1 – tendenza meteo Primavera 2024 – meteoregionelazio.it

Ciò significa che analogamente ai precedenti mesi invernali continuerà l’alternanza tra perturbazioni atlantiche e ondate di calore africane per il mese entrante. Specie tra il 4 ed il 10 del mese una forte ondata di calore si spingerà verso Spagna Francia ed Italia con possibili record di caldo su queste nazioni (scenario 2).

Scenario 2 – tendenza meteo Primavera 2024 – meteoregionelazio.it

Ciononostante, delle occasioni di maltempo dovrebbero ripresentarsi nel corso del mese, ancora una volta di stampo prettamente atlantico quindi con dei temporanei cali delle temperature e ritorno della neve fino a quote di media montagna possibile (1500 metri) specie in seconda decade (scenario 1). Per il resto della stagione non si dispone di informazioni deterministiche, ma andando verso l’estate, con la virata a la nina, è possibile che in oceano Atlantico tenda ad attenuarsi la persistente circolazione ciclonica instauratasi già a partire dall’estate 2023.

Scenario 3 – tendenza meteo Primavera 2024 – meteoregionelazio.it

L’aumento di pressione al suolo sull’Europa occidentale potrebbe tenere le rimonte calde africane più ad ovest. (scenario 3) In tal modo ondate di calore, seppur possibili, sarebbero accompagnate più probabilmente da ventilazione di terra sulla nostra regione, un caldo quindi non afoso. Saranno inoltre possibili, specie nel mese di Maggio 2024, temporali di calore per l’ingresso di aria a tratti più fresca dai balcani.


Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli