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Analisi meteo

Tendenza meteo Giugno 2024: estate meteorologica ai nastri di partenza

Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento di Giugno 2024

Condizione media più probabile

  • Temperatura: in media
  • Precipitazioni: in media
  • Pattern: anticiclone groenlandese, promontorio atlantico, anticiclone scandinavo (1)

Analisi sintetica per la proiezione di Giugno 2024

Partenza tra periodi freschi e prime fasi più “calde”

Scenario 1 – più plausibile per la prima metà del mese di giugno 2024

Il primo mese dell’estate meteorologica 2024 non dovrebbe presentare anomalie estreme, dunque fuori dalla climatologia. Periodi più freschi e localmente instabili si alterneranno ai primi caldi estivi con temperature sopra la norma, ma le ondate di calore sarebbero al più moderate e di pochi giorni. Questo sarebbe dovuto all’alternanza tra scenari con anticicloni sul nord Europa (scenario 1) che porterebbero fasi variabili e più fresche della norma sull’Europa meridionale e fasi invece depressionarie sulle isole britanniche e Scandinavia, a cui risponderebbe una timida risalita dell’anticiclone africano (scenario 2) con temperature sopra la media ma punte di caldo non oltre i +33°C/+35°C nelle vallate interne. Potrebbe invece manifestarsi un po’ di afa.

Quale sarà la figura dell’anticiclone azzorriano?

La presenza di un forte anticiclone di matrice azzorriana sull’oceano Atlantico, specie sud-occidentale, dovrebbe impedire ai vortici sulle isole britanniche (conseguenti alla formazione di una critical line) di affondare in pieno oceano come accaduto spesso nelle precedenti due stagioni estive, evitando dunque che un vasto anticiclone africano venga richiamato sul continente.

Scenario 2 – tendenza meteo mese di giugno 2024

Tale robusta alta pressione oceanica potrebbe essere associata ad una risposta della circolazione atmosferica alle anomalie delle acque dell’Atlantico tropicale.

Tendenza meteo per la prima metà di giugno 2024

Lo scenario 1 dominerà la prima settimana di giugno (turning line presente alle alte latitudini), regalando giornate a tratti più fresche della norma e qualche nota instabile, sebbene non siano previste giornate di maltempo. Lo scenario 2 sarà caratterizzante della seconda settimana di giugno (critical line alle alte latitudini), dal 6-7 almeno sino al 15 del mese. In tal frangente i primi +30°C diffusi dell’anno faranno la loro comparsa sulla nostra regione sulle zone di pianura.

Tendenza per la seconda metà di giugno 2024

Scenario 3 – tendenza meteo mese di giugno 2024

Per la seconda parte del mese vi sono indicazioni meno chiare, ma è plausibile che la fase sopra la media della seconda settimana di giugno possa essere interrotta dal ritorno di una circolazione instabile di origine atlantica, di entità da valutare e più probabilmente allo scadere della seconda decade del mese. Nel corso della terza decade è possibile che possa tornare il caldo estivo con più convinzione sui nostri territori a carattere afoso, ma si rimanda alle tendenze settimanali per aggiornamenti più affidabili e dettagliati.

Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli