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Analisi meteo

Tendenza meteo Luglio 2024: nuove ondate di caldo in vista, ecco quando

Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento di Luglio 2024

Condizione media più probabile

  • Temperatura: sopra la media
  • Precipitazioni: in media o sotto la media
  • Pattern: anticiclone groenlandese, promontorio atlantico (1)

Analisi sintetica per la proiezione di Luglio 2024

Temperature nella media, con instabilità prevalente

Al suo esordio, il mese di luglio mostra temperature nella norma o anche sotto fino al giorno 4, accompagnate da una maggiore instabilità con temporali possibili il 3, specie sulle zone interne della nostra regione, localmente violenti. Probabilmente asciutto sulle coste, ma con temperature gradevoli. Si tratta di un fugace ritorno dello scenario 1 atteso per questa stagione estiva.

Scenario 1 – dal 5 al 15 luglio 2024 – elaborazione grafica meteoregionelazio.it

Passaggio allo scenario 2: da metà mese atteso un luglio “movimentato”?

La situazione andrà rapidamente cambiando dal 5 luglio. Infatti, lo scenario 1 verrà rapidamente rimosso e sostituito dallo scenario 2, più tipico delle estati calde. Nei primi giorni del mese, si concretizzerà una nuova rottura d’onda di Rossby di tipo ciclonico, creando rapidamente un anticiclone polare in moto successivo verso la Groenlandia. Torneranno le depressioni sulle isole britanniche, ma l’anticiclone delle Azzorre sull’Atlantico tropicale impedirà ai vortici oceanici di affondare a basse latitudini, scongiurando la possibilità di intense ondate di calore.

Tornerà quindi a fare caldo, ma non intenso. Le temperature saliranno sopra la media dal 5 luglio e, dall’8-9 luglio, il caldo sarà ben presente con valori che raggiungeranno spesso i 33-35 gradi su tutte le aree interne della nostra regione e in città come Roma, Viterbo e Frosinone.

Un maggior contributo africano potrebbe arrivare a metà mese, con temperature che potrebbero raggiungere diffusamente i 35-37 gradi per un paio di giorni. Sebbene lo scenario 2 sia la versione calda di questa Estate, non è uno scenario particolarmente caldo, ma un anticiclone oceanico alimentato da aria proveniente dall’Atlantico tropicale. Persiste a livello globale una forte anomalia positiva, quindi saranno possibili apici da ondata di calore quantomeno moderata a causa delle temperature atmosferiche globalmente elevate.

Scenario 2 – dal 15 al 25 luglio 2024 – elaborazione grafica meteoregionelazio.it

Possibili scenari tra la seconda metà del mese e la terza decade

Nella seconda parte del mese, un calo termico è atteso con un rientro dei valori a tratti in norma e la ricomparsa di qualche temporale pomeridiano, contestualmente a un ritorno atteso dello scenario 1 entro la fine della seconda decade di luglio. Tuttavia, non è possibile dire ad ora di quale entità sarebbe il calo termico e l’instabilità in arrivo.

Per la terza decade del mese, non sono presenti ancora chiare indicazioni ed è necessario tenersi aggiornati. Rimane comunque probabile che la terza decade possa avere di nuovo una prevalenza di anomalie positive e non è da escludere che, con l’avvio di Agosto, possa iniziare un’ondata di calore di rilevante importanza (scenario 3).

Scenario 3 – possibile ondata di caldo alla fine del mese di luglio 2024? – elaborazione grafica meteoregionelazio.it

Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli