Tendenza meteo Settembre 2024: rottura estiva in arrivo?
Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento di Settembre 2024
Condizione media più probabile
- Temperatura: sopra la media
- Precipitazioni: in media o sopra la media
- Regime: NAO-, Atlantic Ridge, Scandinavian Blocking (1)
Analisi sintetica per la proiezione di Settembre 2024
Il nuovo mese porterà con se ancora i tratti salienti del bimestre Luglio-Agosto, sebbene con primi cambiamenti. Infatti già per la prima settimana i centri di calcolo mostrano la ricomparsa del getto subpolare (temporanee formazioni di una turning line di alta latitudine (2)) che tipicamente si associa ad una salita dell’anticiclone oceanico alle alte latitudini europee e nord-atlantiche. Le basse pressioni che nelle ultime settimane hanno dominato le isole britanniche (EA+) richiamando aria molto calda subtropicale e africana su tutta l’Europa meridionale in alcune fasi dunque si muoveranno maggiormente verso il bacino del Mediterraneo, mentre sulle stesse potranno aversi la comparsa di anticicloni (regimi di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking (1), EA-).
Prima metà di Settembre: ancora molto caldo
Nella prima metà del mese prime avvisaglie di ricomparsa della corrente a getto subpolare. Il suo ritorno però potrebbe non essere deciso, dunque lo scenario dominante sarebbe ancora una volta quello che ha caratterizzato le settimane precedenti, con circolazione ciclonica sulle isole britanniche ad aspirare aria calda subtropicale o africana su gran parte d’Europa (Scenario 1).
Ipotetico scenario ricorrente per la prima parte di Settembre (scenario 1). Caldo e generalmente siccitoso, potrebbe lasciar arrivare i primi temporali marittimi con temperature che ritornano in media in una breve fase
In tal frangente il caldo sarebbe ancora intenso ed a tratti estremo. Da valutare in sede previsionale la possibilità che possano manifestarsi temperature vicine ai per il mese intorno al 7 Settembre, con valori nelle nostre città fino a 35-37 gradi. Al momento è comunque più probabile che tale ondata di caldo venga un po’ attenuata dai centri di calcolo nei prossimi aggiornamenti
Scenario della possibile ondata di caldo estremo
In ogni caso rimane probabile che le temperature possano spesso viaggiare sui 32-34 gradi. Non è da escludere una prima ondata di maltempo sulla nostra regione con fenomeni forti o violenti che porterebbero gli accumuli mensili in media nelle zone colpite ma con temperature che rientrerebbero più probabilmente nelle medie senza andare sotto, in quanto al momento sembra difficile in questa prima parte del mese che l’anticiclone oceanico possa spodestare la circolazione ciclonica sulle isole britanniche, che si avvicinerebbe all’Italia ma senza entrare con decisione sul Mediterraneo.
Seconda metà di Settembre: rottura estiva?
Nella seconda parte del mese l’anticiclone africano sarà ancora alle costole dell’Italia con temperature estive (scenario 2, valori diurni ancora sopra i 29-30 gradi).
Scenario 2: anticiclone africano ancora alle porte dell’Italia
Sarà però più probabile rispetto alla prima parte del mese che una vera ondata di maltempo possa portare anche un calo deciso delle temperature con valori sotto la media, nel momento in cui l’anticiclone delle Azzorre riuscirà a prendere possesso del nord Europa facendo scendere la circolazione ciclonica britannica sul Mediterraneo (scenario 3).
Ipotesi scenario 3, affondo atlantico più incisivo nella seconda parte del mese con ingresso di aria più fredda nordatlantica
Attese dunque altre piogge in questa fase e con accumulo mensile che si porta in media o a tratti sopra. Per questa eventualità saranno dati aggiornamenti nel corso del mese.
Note:
- Nella sezione Regime (analisi sintetica ad inizio articolo) si vuole dare una probabilità dello scenario meteorologico più probabile. Quelli di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità meteorologica euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di scenari meteorologici, i cui risvolti climatici su scala continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
- I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.
DISCLAIMER:
Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco